Giornata contro violenza sulle donne, nel bresciano oltre 640 richieste di aiuto

I numeri si riferiscono al 2020. Casa delle Donne: "Non è più un'emergenza, è purtroppo un elemento strutturale".

(red.) La violenza sulle donne non può essere considerata un’emergenza, ma un elemento diventato ormai strutturale e che deve essere abbattuto. Ne sono convinti dalla Casa delle Donne di Brescia che analizzano la situazione in occasione della giornata odierna, mercoledì 25 novembre, contro la violenza sulle donne. E si sostiene come l’autonomia e l’indipendenza economica siano fondamentali per evitare sempre, purtroppo, maggiori episodi tra le mura domestiche.

Tuttavia, ci sono anche donne con un lavoro e che ritengono che l’unico giudizio sia quello del compagno. Un dramma, quello della violenza, che sfocia anche nei femminicidi. In provincia di Brescia dall’inizio del 2020 hanno perso la vita Francesca Fantoni, Susy Mailat, Francesca Mesiano, Mina Safine e, da ultima, Viktoriia Vovkotrub. E i dati continuano a essere allarmanti, con le 582 richieste di aiuto nei centri antiviolenza e 80 gestiti dal centro Butterfly in città dall’inizio dell’anno.

Una situazione che viene di certo acuita anche dal lockdown, ma al centro resta la violenza degli uomini. A questo si aggiunge il fatto, come emerge, che più di un terzo delle donne vittime di violenza non sa che questo è un reato. Per questo motivo, anche se denunciano, poi ritirano la querela pensando che il caso giudiziario non vada comunque avanti.

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