Caritas di Brescia, Intesa San Paolo dona 5 milioni di euro

Il consigliere delegato dell'istituto di credito Carlo Messina ha annunciato la donazione in aiuto alla chiesa bresciana.

(red.) Nelle ore precedenti a venerdì 26 giugno il consigliere delegato di Banca Intesa San Paolo Carlo Messina ha annunciato una donazione di 5 milioni di euro verso il fondo della diocesi di Brescia lanciato dal vescovo Pierantonio Tremolada. E’ chiaro che, terminata la fase acuta dell’emergenza sanitaria connessa al Covid, ora il problema maggiore è quello economico. Per questo motivo i 5 milioni di euro di Intesa San Paolo verso la diocesi di Brescia saranno rivolti alle famiglie e alle 473 parrocchie.

“Non posso che esprimere tutta la mia personale riconoscenza a questo gesto inatteso – ha commentato il vescovo – che ci offre la possibilità di dare una risposta immediata ai tanti bisogni delle nostre comunità”. Risorse che saranno destinate al fondo “In aiuto alla Chiesa bresciana” anche per gli enti ecclesiastici bresciani che si presentano in difficoltà. Tra l’altro Banca Intesa San Paolo non è la prima volta che durante questo periodo di emergenza si è fatta avanti per sostenere diverse realtà. Si parla, per esempio, di 5 milioni all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, altrettanti alla diocesi orobica e la stessa cifra agli Spedali Civili di Brescia.

“Insieme alla Diocesi di Brescia intendiamo contribuire concretamente al rafforzamento del programma che va a beneficio delle fasce deboli e delle famiglie in difficoltà. Mettere a disposizione la nostra solidità – ha commentato Carlo Messina di Intesa San Paolo – significa tradurre i risultati finanziari in interventi concreti in campo sanitario, sociale ed economico, come avviene per altri territori dove è presente Intesa. Aiutare Brescia vuol dire aiutare il cuore dell’Italia più produttiva e operosa e la Banca, anche in virtù dei rapporti che la legano alla città, vuole rendersi utile in un programma che vada davvero a beneficio di chi ne ha bisogno”.

Per quanto riguarda la Caritas bresciana, la situazione preoccupante a livello economico è evidenziata dall’aumento di un terzo delle persone che si rivolgono alle strutture caritatevoli per chiedere aiuto nell’alimentazione, nei servizi o chi cerca un lavoro dopo averlo perso durante questo periodo di emergenza.

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