Giuseppe Gambarelli eletto nuovo presidente di Auser Brescia

al suo fianco Prevedoni e Pisante guideranno l’associazione per l’invecchiamento attivo.

(red.)  Si è svolta nel salone Buozzi della Camera del Lavoro di Brescia l’assemblea dei delegati Auser Comprensorio di Brescia, chiamata a eleggere la nuova dirigenza che guiderà l’associazione nei prossimi anni. Al termine della fase di consultazione, l’assemblea ha eletto Giuseppe Gambarelli quale nuovo presidente, affiancato da Pietro Prevedoni e Amelia Pisante nel ruolo di vicepresidenti.
Un applauso ha salutato Giovanni Marelli e Roberto Resini, arrivati a fine mandato, e ha espresso loro il ringraziamento per l’importante lavoro svolto in questi anni, capace di cogliere importanti risultati nei servizi, nell’aiuto alla persona, favorendo l’invecchiamento attivo e valorizzando il ruolo dei “diversamente giovani” nella società.

L’assemblea, alla quale hanno partecipato anche Lella Brambilla (presidentessa di Auser Lombardia), Angelo Andreoli (segretario Cgil Brescia) e Pierluigi Cetti (Spi Cgil), è stata un’utile occasione per illustrare il bilancio sociale dell’Auser Brescia, associazione che sviluppa molteplici attività – dal volontariato alla promozione sociale ed è presente capillarmente su tutto il comprensorio con ben 40 circoli, circa 5500 iscritti e più di mille volontari. Fra le attività centrali dell’opera di Auser ricordiamo il servizio di assistenza telefonica “Filo d’argento” e gli accompagnamenti protetti, iniziativa che garantisce il trasporto periodico di persone anziane in ospedali o RSA e che nel 2019 si è attestato su 1 milione e 200 mila chilometri percorsi dai volontari. Ma quella di Auser è un’azione molto articolata che, oltre al volontariato civico, comprende l’organizzazione di attività culturali e espressive, la gestione delle università della terza età, dei centri per il tempo libero e per il turismo sociale.

L’emergenza sanitaria ha necessariamente costretto alla sospensione di buona parte delle attività associative (a eccezione del trasporto dializzati e di situazioni oncologiche non differibili), ma ora Auser – adottando rigidi protocolli di sicurezza – intende progressivamente riprendere le sue attività, nella consapevolezza che questa nuova fase necessita di uno sforzo di solidarietà ancora più ampio e di una maggiore attenzione e cura dei soggetti più deboli.

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