Coronavirus, il fondo Wila dona 50 mila euro all’ospedale Civile

Il denaro servirà al funzionamento dell’area pre-triage allestita in attesa dell’esito del tampone.

(red.) WILA, Fondo di Welfare Integrativo Lombardo dell’Artigianato, ha deciso di destinare la donazione di 200.000 euro – stanziata all’interno della campagna We Love Lombardiaa quattro Ospedali pubblici delle città di Bergamo, Brescia, Cremona e Milano, le province lombarde più colpite e con la situazione più critica durante l’emergenza coronavirus.
L’intento era quello di rafforzare strutturalmente l’operatività degli stessi nel contrasto alla pandemia Covid-19 e ai suoi effetti” – afferma Alessandro Beretta, Presidente WILA – “evitando allo stesso tempo, che la nostra donazione finisse in un fondo generale senza perciò la possibilità di determinare una sua specifica destinazione”.
Il Fondo” – sottolinea il Vice Presidente WILA Sandro Corti – “ha chiesto agli ospedali stessi di presentare una proposta/progetto da finanziare – legata direttamente o indirettamente alla gestione del periodo Covid-19 – destinando a ciascuno 50.000 euro”.

Tali progetti rispondono a forti esigenze di ripensamento e di ristrutturazione dell’organizzazione ospedaliera e alla necessità di attuare nuove modalità di gestione di alcune attività, anche attraverso la telemedicina.

Questi in sintesi gli interventi che il Fondo dell’artigianato lombardo ha scelto di supportare, dopo aver analizzato le diverse proposte:

  • Spedali Civili di Brescia: con la sua donazione il Fondo WILA contribuirà a sostenere il funzionamento dell’area pre-triage per la quale sono stati allestiti punti di osservazione in attesa dell’esito del tampone. Sono state messe a disposizione del pre-triage due ambulanze dedicate al trasporto dei casi sospetti. Tale struttura ha accolto nelle prime settimane di acuta manifestazione delle infezioni oltre 100 pazienti.

  • Ospedale Sacco di Milano: la donazione di WILA sosterrà un progetto che riguarda l’unità operativa complessa di oncologia medica e avrà l’obiettivo di far sì che il paziente oncologico, anche durante la pandemia Covid-19, possa proseguire il suo percorso di cura in sicurezza;

  • Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: la donazione andrà a supportare la terapia intensiva pediatrica per l’acquisto di n.6 lettini; tale reparto è oggi riferimento regionale/nazionale per l’insufficienza respiratoria, cardiopatia, traumi dei bambini, con anche possibilità di supporto extracorporeo (ECMO). Ogni anno l’ospedale ricovera circa 600 bambini con patologie acute/trapianti. Nell’attuale emergenza sanitaria ha avuto un ruolo centrale rispetto alla cura del bambino in condizioni critiche con patologie correlate all’infezione da coronavirus;

  • Ospedale di Cremona: il progetto riguarderà l’Unità operativa di Oncologia e sarà finalizzato a dotare l’ospedale di una specifica piattaforma informatica in grado di collegare, tramite internet, utenti e operatori sanitari (medici ospedalieri, di famiglia, cliniche territoriali) per favorire l’interscambio e migliorare così le decisioni terapeutiche di ogni singolo malato e tipo di patologia.

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