Pericolo bracconaggio per rane di montagna

In questo periodo le uova si stanno schiudendo e si teme per i cacciatori di frodo che possono catturare gli anfibi e venderli ai ristoratori compiacenti.

(red.) Quello in corso in questi giorni di inizio maggio è un periodo particolare per il ripopolamento delle rane di montagna. Infatti, è il momento in cui le uova si schiudono, ma nel frattempo bisogna contrastare il fenomeno del bracconaggio. Sono frequenti gli episodi in cui i pescatori di frodo raggiungono le zone più a rischio, soprattutto a Pisogne, per fare incetta di uova appena aperte. L’obiettivo è poi rivendere le rane a ristoratori compiacenti.

Per questo motivo ci sono in corso delle attività condotte dai volontari per raccogliere le uova verso pozze più grandi dove gli anfibi possano crescere e diventare adulti. E per contrastare i cacciatori illegali la Polizia boschiva sta conducendo una serie di interventi. E si sta pensando di incrementare la squadra di sorveglianti in particolare nel periodo di notturno quando questi episodi si moltiplicano.