Giubileo dei Detenuti col papa, due da Verziano

Un italiano e un albanese da Brescia domenica hanno servito alla messa di Francesco al Vaticano. Pontefice: "Ipocrita che carcere sia unica soluzione".

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(red.) C’erano anche due detenuti del carcere bresciano di Verziano domenica 6 novembre alla messa di papa Francesco in Vaticano, in occasione del Giubileo dei Detenuti. Erano circa mille quelli provenienti da tutta l’Italia che hanno partecipato a un incontro con il pontefice prima della cerimonia finale nella basilica di San Pietro. E a servire sull’altare, tra i vari carcerati, hanno fatto la loro presenza anche i due bresciani.

Si tratta di un italiano di 45 anni e di un albanese, già condannati in via definitiva e che stanno scontando la loro pena a Verziano. Hanno potuto raggiungere Roma grazie a un permesso premio concesso dal tribunale di Sorveglianza. Con loro hanno partecipato alla trasferta verso la Capitale anche alcune suore laiche che collaborano con l’istituto di pena. Durante la messa, papa Francesco ha sottolineato, tra le altre cose, come sia “ipocrita ritenere che il carcere sia l’unica soluzione per chi ha sbagliato. E tutti possono sbagliare”.

Dal punto di vista delle carceri italiane, sono quasi 55 mila i detenuti nei 192 istituti. Sono i dati forniti dal ministero della Giustizia e aggiornati al 31 ottobre. Tra l’altro, alla celebrazione in Vaticano ha assistito anche il Guardasigilli Andrea Orlando. La Lombardia è una delle tre regioni (insieme a Campania e Lazio) con il maggiore numero di detenuti: circa 7.800.

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