Sanità, 8 mila bresciani evadono il ticket

200 mila euro all'anno che non raggiungono la Regione Lombardia. Nella nostra provincia sono la metà gli esenti da tutte le spese sanitarie.

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ticket sanitari(red.) Sono oltre 567 mila i bresciani esenti nel pagamento del ticket sanitario su una popolazione di assistiti di 1,175 milioni, praticamente la metà. Ma tra chi non paga la compartecipazione alla spesa sanitaria regionale ci sono anche gli evasori. Si tratta di chi dichiara un reddito inferiore rispetto a quello base come condizione per pagare il ticket, ma pur sapendo di guadagnare di più. Secondo un’inchiesta del Giornale di Brescia, nel 2015 sono stati circa 8 mila i cosiddetti “furbetti” che hanno scaricato sul resto della popolazione gli oneri sanitari pur potendo permettersi di sostenerli. Le posizioni emergono da un’indagine avviata in collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’Ats (ex Asl) di Brescia che hanno condiviso e incrociato i dati anagrafici della tessera sanitaria con quelli dei redditi. Il risultato porta alle 8 mila posizioni dubbiose e per un’evasione da 200 mila euro all’anno.
Cifre risibili se si pensa che i bresciani pagano 50 milioni all’anno di ticket, ma che comunque accertano come ci siano anche gli evasori delle spese sanitarie. Dal punto di vista degli esenti, sui 567 mila, 294 mila lo sono per reddito, 183 mila anche per patologie o malattie rare e il resto perché affetti, indipendentemente dal reddito. Dal punto di vista del ticket sanitario, la Regione Lombardia sta studiando una franchigia superata la quale non si dovranno sostenere altre spese sanitarie. Per esempio, in una famiglia con un reddito totale di 30 mila euro, non si pagheranno le somme che eccedono i 100 euro annuali di ticket. Mentre, guardando alla politica, il consigliere regionale del Partito Democratico Gianantonio Girelli chiede al governatore Roberto Maroni di esentare chi guadagna meno di 30 mila euro all’anno.

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