No Tav, mobilitazione anche a Brescia

I bresciani chiederanno al sindaco Emilio Del Bono quando sarà fatto l'incontro per spiegare alla città i benefici dell'opera, promesso per la fine del 2013.

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(red.) Saranno oltre 50 in tutta Italia le manifestazioni che si svolgeranno in tutta Italia sabato 22 febbraio a sostegno del Movimento No Tav della Val di Susa.
Non solo centri sociali e anarchici, o più in generale la sinistra antagonista , scenderanno in piazza , ma anche comitati e associazioni che in tutta Italia si battono contro la costruzione di grandi e inutili opere e contro la devastazione del territorio.  La giornata di sabato 22 serve anche per evidenziare anche la situazione in cui si trovano Chiara Zenobi, Claudio Alberto, Niccolò Blasi e Mattia Zanotti, i giovani No Tav arrestati all’inizio di dicembre 2013 e accusati dell’assalto al cantiere dell’alta velocità di Chiomonte, avvenuto il 13-14 maggio 2013, e che sono stati trasferiti nelle scorse settimane dal carcere di Torino nei reparti ad Alta sicurezza delle case circondariali di Roma, Ferrara e Alessandria.
Secondo il Movimento No Tav, il regime detentivo a cui sono attualmente sottoposti è più rigido rispetto a quello previsto per gli altri detenuti in regime di Alta sicurezza, che prevede già, come è noto, una forte attenuazione delle opportunità trattamentali ed un regime di socialità specifico e più ridotto rispetto a quello dei detenuti definiti “normali”.
Anche Brescia scende in piazza. I No Tav bresciani terranno una conferenza stampa sabato 22 febbraio alle 10.30 in
via Roncadelle 15 davanti all’area del fututo cantiere Tav anche per spiegare l’attuale situazione degli espropriati di via Toscana e per porre alcune domande al Sindaco di Brescia Emilio Del Bono che , nell’incontro di novembre , aveva promesso che ” entro la fine dell’anno ” avrebbe organizzato un incontro pubblico per spiegare alla città i benefici della TAV.
Ultima questione ma non meno importante: da qualche settimana i cantieri del sottopasso Tav/ A4 sono fermi a causa della montagna di rifiuti nocivi trovati in zona. «Non è la prima volta che succede: in due km di Tav tra Travagliato e Castegnato è già successo quattro volte. La Procura aprirà un fascicolo di inchiesta? Avrà il coraggio di fermare i lavori ? O andremo avanti così , con discariche abusive che vengono alla luce ogni 100 metri di lavori e bonifiche fatte in fretta e furia e in qualche modo per non fermare le ” grandi opere “?»

 

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