Minori, convenzione per le adozioni

E' stata siglata dalla presidente del Tribunale Gatto e dai vertici di cinque Asl. Servirà a ridurre i tempi e a facilitare le coppie che fanno domanda.

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(red.) Una task-force a sostegno delle adozioni.
Nella mattinata di venerdì 1 marzo, il Tribunale per i Minorenni e le Asl di Brescia, Bergamo, Cremona, Mantova e Valle Camonica-Sebino hanno sottoscritto il “Protocollo per la costituzione di una rete a sostegno delle adozioni. “Si tratta del risultato”, ha commentato la presidente del Tribunale, Maria Carla Gatto, “di un percorso di formazione e  confronto avviato già da qualche anno da giudici togati e onorari del Tribunale per i Minorenni di Brescia e gli operatori delle Asl del distretto di riferimento dell’autorità giudiziaria minorile. Un lavoro che ha consentito di individuare, nel delicatissimo settore delle adozioni nazionali ed internazionali, delle linee operative, esplicitate e condivise, nei passaggi di informazioni sulle coppie aspiranti adottive, oltre che nelle comunicazioni inter-istituzionali rispetto ad alcuni aspetti rivelatisi problematici o incongruenti, fonti di fraintendimenti e lungaggini”.
Tribunale ed Asl, dunque, hanno riconsiderato insieme le fasi del percorso adottivo, per arrivare ad individuare ipotesi migliorative dell’interazione fra Tribunale e Servizi Asl, per assicurare risposte qualitativamente omogenee alle coppie e rafforzare il rapporto di fiducia e collaborazione positivo tra famiglie e istituzioni. Già la collaborazione, avviata nel 2011, ha dimezzato nel 2012 i temi di risposta alle domande delle coppie che hanno chiesto la dichiarazione di idoneità all’adozione internazionale, passando da oltre un anno a sei mesi. Inoltre, si è cercato di rendere più chiaro e trasparente il percorso adottivo in tutte le sue fasi, ovvero nella fase informativa e di formazione delle coppie, nella presentazione in Tribunale delle domande di adozione, con la predisposizione di una modulisitca che faciliti la produzione della documentazione da allegare; svolgimento delle indagini da parte del servizio Asl competente; istruttoria svolta dal giudice onorario del Tribunale; fase di attesa dell’adozione; fase del post-adozione.
In totale, il servizio interesserà circa 670 coppie all’anno, tante quante, in media, avanzano la domanda di adozione nazionale ed internazionale  . “Rispetto al resto d’Italia”, ha sottolineato Gatto, “nel territorio di competenza del Tribunale dei Minorenni di Brescia il fenomeno delle adozioni non registra flessioni, ma si sta mantenendo sostanzialmente stabile”. Nel 2012 sono sopravvenute, infatti, 449 domande di adozione nazionale, 216 per l’internazionale, in linea con il 2011 (rispettivamente 418 e 212) e con il 2010 (528 e 272).
Si mantiene stabile anche il numero di dichiarazioni di adottabilità: 92 i procedimenti esauriti nel 2012 (sono compresi anche le richieste di adottabilità rigettate), contro le 61 del 2011 e le 64 del 2010. Dei 92, 22 riguardano bambini di genitori ignoti, 43 di genitori noti. Per quanto riguarda Brescia, nel 2012 sono state 106 i decreti di idoneità all’adozione con un trend che, come ha spiegato il direttore generale Carmelo Scarcella, non è in diminuzione rispetto al passato. “Diminuiscono però”, ha spiegato Scarcella, “i minori adottati: nel 2012 sono state 11 le adozioni nazionali, 31 le internazionali, mentre nel 2011 erano state rispettivamente 16 e 54 internazionali. Nel 2010 erano ancora di più. Ciò può essere dovuto a problemi internazionali o anche a una questione economica”.

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