Brescia, tagli a vacanze e tempo libero

Per effetto della crisi, le famiglie rinunciano a ristoranti e aperitivi e risparmiano sulle ferie. I risparmi? Si investono in cultura e benessere.

(red.) I bresciani tagliano sul vacanze e tempo libero, ma si consolano con cultura e benessere.
Nel 2012, il 59% delle famiglie bresciane ha ridotto il budget per viaggi e turismo, più della media delle famiglie lombarde, che si attesta al 57%. A rivelarlo, un’indagine della Camera di Commercio di Monza e Brianza, “Famiglie e consumi in Lombardia”, realizzata con il coordinamento scientifico di Ref-Ricerche e in collaborazione con DigiCamere.
Un trend in crescita rispetto allo scorso anno, quando ‘solo’ il 55% delle famiglie  aveva tagliato il capitolo tempo libero. Tra le prime spese ad essere ridotte, ci sono le cene al ristorante: ci ha rinunciato quest’anno l’84% dei bresciani, contro la media lombarda del 72%. La scure del risparmio si abbatte anche su aperitivi e serate al bar: le hanno ridotte il 26% dei bresciani contro il 21% del 2011.
A compensare il trend negativo per il tempo libero, però, c’è  il dato sulla spesa in cultura. Nel 2012, il 10% dei bresciani ha tagliato su cinema, teatri, musei, concerto, ma nel 2011 era stato il 16%. In controtendenza anche il wellness. Solo il 2% dei bresciani dichiara di essere pronto  ridurre le spese, contro la media lombarda del 12% e contro il 21% del 2011. Stesso discorso per le spese di cura del corpo: è pronto a rinunciarvi il 3% contro il 7% dello scorso anno.

 

 

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