Fiom: “All’Iveco abbiamo vinto noi le elezioni”

Escluso dalle votazioni ufficiali per i delegati il sindacato è certo di avere la maggioranza. Denunciati una serie di "episodi gravi da parte dell'azienda".

Più informazioni su

(red.) “Nelle elezioni per i delegati sindacali Iveco la Fiom ha ottenuto, certificando il voto, 962 preferenze all’Iveco e 85 preferenze all’Iveco Mezzi Speciali, attestandosi cosi come primo sindacato in tutti e due gli stabilimenti. Nei prossimi giorni la Fiom procederà alla nomina delle Rsa e degli Rls spettanti”. Lo dice in una nota il sindacato stesso, che però era escluso dalle votazioni ufficiali all’interno della fabbrica.
Alla Iveco Mezzi Speciali i votanti, sommando i voti alle liste Fismic e Uilm e delle schede bianche/nulle, non hanno raggiunto la metà dei 166 aventi diritto, mentre la lista Fiom ha avuto 85 preferenze, raggiungendo così la maggioranza assoluta. La Fiom ha denunciato che “già nella giornata di lunedì 16 si sono registrati dei gravi atti da parte della direzione aziendale che ha ordinato ai capi squadra di ogni reparto di invitare insistentemente i lavoratori a recarsi alle urne. Si è addirittura verificato che sono stati dati dei cambi sulle catene di montaggio ai singoli lavoratori perché cosi potessero andare a votare fuori dagli orari di apertura dei seggi, al fine di aumentare la quantità dei votanti alle elezioni indette da Fim Uilm Fismic e Ugl in quanto erano lontani dal raggiungere almeno la metà dei votanti”.
Inoltre, nella giornata di martedì 17 alcuni lavoratori assenti sono stati chiamati a casa per recarsi a votare presso i seggi che sono stati aperti ben più degli orari che erano stati comunicati nel volantino della Commissione elettorale. “Rimane il dubbio di chi ha fornito l’elenco dei lavoratori assenti. Altro fatto grave riguarda la costante presenza presso i seggi di delegati sindacali di Fim Uilm e Fismic e presso la sala Rsu anche dei segretari provinciali di queste organizzazioni, infine, segnaliamo un anomalia accaduta nella notte tra lunedì 16 e martedì 17: un delegato Rsa delle organizzazioni che hanno indetto le elezioni è uscito dalla portineria di via Fiume alle ore 4,35 e il suo turno era terminato alle 22 del giorno prima”.
Il clima in fabbrica è teso: “La Fiom ha sempre affermato che le elezioni indette da Fim Uilm Fismic e Ugl non erano democratiche e già aveva indicato che l’atteggiamento dell’azienda non era certamente neutro, i fatti sopra evidenziati ne sono la dimostrazione piena. Con l’esclusione della Fiom dalle elezioni, Fim e Uilm consegnano la maggioranza del Consiglio di fabbrica del più grande stabilimento bresciano ad un sindacato non confederale la cui storia nasce all’interno della Fiat. In ogni momento la Fiom è disponibile al confronto per la verifica della correttezza del voto e della certificazione dei votanti. La Fiom continuerà a denunciare a tutti i livelli quanto sta accadendo nella più grande fabbrica bresciana dove sono state violate le più elementari norme democratiche”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.