Gioco d’azzardo, 30mila bresciani “malati”

Quasi due milioni di italiani affetti da ludopatia, per un giro d'affari da 76milioni di euro e una spesa pro capite di 1.260 euro annui. La dipendenza verrà inserita nei Lea.

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(red.) In Lombardia sono quasi 1.500 le persone già assistite dai servizi contro le dipendenze, un numero preoccupante che, come è stato spiegato dall’assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli, è ancora più allarmante per il fatto che, attualmente, non esistono protocolli d’intervento specifici per la ludopatia, visto che il Governo nazionale non l’ha ancora inserita nei Lea.
Il ministeri alla Sanità e alla Famiglia hanno però recentemente annunciato interventi urgenti sulla dipendenza da gioco e la decisione, dopo le richieste da parte delle Regioni, di inserire la ludopatia nell’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), così che si possano costruire specifici percorsi di prevenzione, cura e riabilitazione. Nel 2011 il gioco d’azzardo ha fruttato al Governo 76 miliardi di euro: secondo Boscagli  “basterebbe dirottarne l’1 per mille per iniziare ad affrontare i costi sociali del problema”.
Una “malattia” che nel Bresciano colpisce 30mila persone. La dipendenza dal gioco d’azzardo riguarda circa un  milione di italiani (per più della metà si tratta di giovanissimi, mentre quasi un altro milione è “a rischio”), che mentre inseguono la “dea bendat” spendono invece una fortuna tra scommesse sportive, slot machine, poker online, gratta e vinci e lotterie di vario genere.
Nel 2011 la raccolta lorda per i giochi ha sfiorato gli 80 miliardi di euro, una somma astronomica pari al 30% in più dell’anno precedente. A crescere maggiormente, informa l’agenzia specializzata Agicos, sono stati il Lotto (+ 30% sia per l’appeal ritrovato del popolare gioco sia per la presenza di centenari che hanno raggiunto livelli record), i Gratta e Vinci (che hanno raccolto oltre 10 miliardi, quindi il 9% in più sui 9,4 del 2010) e slot e Videolotterie, (in crescita del 40%, passando da 32 a 44,9 miliardi, anche se va detto che nel 2010 le video lotterie sono partite solo a luglio). In calo diversi giochi: Win for Life (-50%), Superenalotto (-28%) e scommesse sportive e ippiche (rispettivamente a -14% e -19%). Mentre eè boom per i giochi online, la cui raccolta è passata da 4,8 a 9,85 miliardi di euro. In Italia sono 2,6 milioni gli utenti che hanno partecipato almeno una volta a giochi online con vincite in denaro, di cui 800 mila accaniti ‘aficionados’.
La spesa pro capite per il gioca d’azzardo è calcolata, per il 2011 1in 1.260 euro all’anno. Una dipendenza che ora verrà classificata come “malattia” e che potrà quindi essere meglio monitorata ed affrontata.
Un problema che ha risvolti economici e sociali e personali spesso pesantissimi, come dimostra il recente caso avvenuto a Brescia dove un gestore 39enne di sala giochi ha simulato una rapina per coprire in realtà una situazione debitoria che lo ha portato a perdere molto denaro proprio giocando alle slot e al poker.

 

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