Censimento, si tappano le falle della distribuzione
I rilevatori casa per casa di tutte le famiglie che non hanno ricevuto il plico da compilare. Ecco come riconoscere i tecnici del comune senza il pericolo truffe.
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(s.s.) Il censimento della popolazione è entrato nella fase di recupero dei dati, almeno a Brescia. Da venerdì 21 è attiva una prima squadra di rilevatori interni al comune (lunedì è partita la seconda di esterni scelti per bando), con il compito di andare casa per casa a tappare le falle, in realtà fisiologiche e previste, del sistema di distribuzione.
Non tutti i bresciani, però, saranno interessati da queste operazioni. I rilevatori, che dovranno sempre essere riconoscibili attraverso un tesserino Istat con foto e ologramma, si recheranno al domicilio dei 5.300 cittadini a cui Poste Italiane non ha ancora recapitato il plico del questionario, delle 400 famiglie numerose e delle circa 5.000 nuove famiglie di recentissima composizione.
Tutti gli altri, fino almeno alla metà di novembre, non dovranno ricevere nessuna visita di rilevatori. E chi ha provveduto già alla compilazione online (poco meno di 11mila secondo i dati della Loggia) o chi ha già riconsegnato il questionario alle Poste o negli altri centri di raccolta (oltre 12mila) non verrà mai contattato da un rilevatore. “Ci teniamo a chiarirlo perché sappiamo che in questa fase ci può essere chi approfitta della situazione per intrufolarsi in casa con cattive intenzioni”, ha spiegato l’assessore al Personale Diego Ambrosi, “per questo i rilevatori autorizzati saranno ben riconoscibili attraverso un cartellino”.
Ma è stato fatto ancora di più. L’elenco dei nominativi dei 66 rilevatori autorizzati, sia personale del comune che esterni, è depositato presso prefettura, questura e carabinieri oltre che all’ufficio pubbliche relazioni, alla polizia locale, all’ufficio stampa e contattando il centralino. In questo modo, qualora il cittadino dovesse avere dei dubbi sulla reale identità del rilevatore, oltre a richiedere l’esibizione della carta d’identità unitamente al tesserino, può contattare uno di questi enti per verificare in diretta la corrispondenza dei dati.
“Ci teniamo anche a rassicurare i cittadini sul tema delle sanzioni”, ha spiegato Marco Trentini, responsabile del settore Statistica e dell’ufficio Censimento del comune. “La multa è prevista solo per chi si dovesse rifiutare categoricamente di adempiere al dovere della compilazione del questionario. Tutti gli altri non si devono preoccupare. Se il plico di documenti è stato smarrito, danneggiato, non ancora riconsegnato o mai ricevuto, basta solo contattare gli uffici del comune per ricevere un’altra copia, non verrà assegnata nessuna sanzione”.
I bresciani hanno tempo fino al 10 dicembre per riconsegnare i questionari cartacei, fino al 20 novembre per la compilazione online. Al termine di tutte le operazioni, gli uffici comunali dovranno ricevere 92.480 risposte e finora, fra telematici e cartacei, ne sono tornate circa il 20%, anche se c’è ancora qualche difficoltà a conteggiare i plichi cartacei già depositati alle Poste.
Oltre all’ufficio di Censimento del comune (aperto con orario continuato dalle 8,30 alle 19 dal lunedì al venerdì, il sabato dalle 8,30 alle 12,30, tel. 030 2978001), per la restituzione dei documenti i cittadini possono recarsi nei centri di raccolta delle circoscrizioni, alle Acli, nei Caaf di Cgil, Cisl e Uil e Cai, al Centro migranti (i questionari sono stati tradotti in dodici lingue), da Confesercenti e dalle associazioni Anmic, Amici del calabrone, Anolf, Anteas, Assocoperative Lombardia, Gruppo Campo Marte, Mcl e Ugl. L’elenco delle sedi è scaricabile sul sito del comune.
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