Tavolo anticrisi: no anche da Cdo

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cdo.jpgLa Compagnia delle opere risponde picche all'invito di Cavalli. Non ci sarà lunedì.


(red.) Un pezzo dopo l’altro, le polemiche e le rivalità interne alle associazioni imprenditoriali rendono zoppo il tavolo anti crisi convocato per lunedì dal presidente della Provincia di Brescia, Alberto Cavalli, su sollecitazione dell'Aib. Dopo il forfait annunciato dal presidente dell’Associazione artigiani, Enrico Mattinzoli (leggi qui), è ora la volta del direttore della Compagnia delle opere, Roberto Zanolini, a rispondere "no grazie" all’invito di Cavalli. Alla riunione convocata lunedì 29 dicembre in Broletto non ci sarà quindi neppure la Cdo, che tuttavia promette di fare ogni sforzo per sostenere aziende e lavoratori.
I motivi? L’associazione imprenditoriale vicina a Comunione e liberazione li spiega in un comunicato: "Apprezziamo la sollecitudine con cui il presidente della Provincia Alberto Cavalli ha convocato il tavolo delle istituzioni aperto alle associazioni e categorie economiche per valutare e condividere le azioni da mettere in campo contro la crisi economica", si legge nella nota. "Sicuramente le occasioni di confronto e di interlocuzione sono sempre utili specie in un momento in cui sembra prevalere l'incertezza".
Tuttavia, puntualizza Zanolini, "molti dei temi emersi nell'incontro del 21 dicembre sono già da tempo oggetto di attenzione e di azioni da parte delle istituzioni, e più in generale del mondo della politica, che stanno operando per dare soluzioni nell'ambito di quanto è di loro specifica competenza". Insomma a questo punto l’apertura di nuovi tavoli, secondo la Cdo, potrebbe "creare inutili discussioni o sovrapposizioni senza benefici reali per aziende e lavoratori".
"Come Compagnia delle Opere non saremo quindi presenti all'incontro – più ristretto? – convocato per lunedì 29 dicembre, ma non ci sottrarremo certo all'impegno che ci è chiesto ogni giorno a fianco delle imprese. Di fronte alla crisi serve infatti un maggior senso di responsabilità da parte di tutti, anteponendo l'interesse comune ai propri legittimi interessi particolari. Se, per esempio, è giusto chiedere ammortizzatori sociali adeguati come fa il sindacato, è ancora più fondamentale che da parte di ogni singolo lavoratore ci sia la volontà di rimboccarsi le maniche e di mettere a disposizione energia e intelligenza per uscire da un momento difficile. Analoga sollecitazione di responsabilità va chiesta agli imprenditori. Serve insomma un impegno comune, altrimenti la crisi rischia realmente di impoverire il nostro tessuto economico e sociale, lasciandoci tutti più soli".
Il rammarico della Compagnia delle opere è quindi anche per il fatto che "non una parola è stata spesa sul tema della responsabilizzazione e valorizzazione della persona come "protagonista" del proprio lavoro".
Sempre in quest'ottica, la Compagnia delle opere è convinta che "anziché perdere tempo su problemi di rappresentanza delle imprese, le associazioni debbano avere il coraggio di mettersi a disposizione di imprenditori e lavoratori per favorire lo sviluppo di risposte concrete e reali a problemi sui quali possano intervenire in modo efficace".
Compagnia delle opere non ha lesinato interventi concreti negli ultimi tempi e altri ne ha in agenda. E la nota evidenzia le iniziative avviate nella nostra provincia con Ascom, Confesercenti, Brescia Centro, Legacoop.

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