I Tornado partiti per l’Afghanistan

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tornado1.jpgI quattro velivoli sono decollati questa mattina dall'aeroporto di Ghedi.


(red.) Sono decollati tra le 8,15 e le 8,20 di questa mattina nevosa e fredda da una delle piste dell'aeroporto militare di Ghedi i quattro tornado del Sesto Stormo che verranno impiegati in Afghanistan con "compiti di ricognizione".
In un primo periodo i velivoli italiani saranno di stanza a Mazar-i Sharif, circa 500 chilometri a nord est di Herat. Da qui, una volta sistemata la pista dell'aeroporto, saranno rischierati ad Herat, con il grosso del contingente italiano. L'impiego è previsto per 12 mesi, ma non è esclusa un'estensione del periodo della missione.
Il Tornado è un caccia molto versatile lungo 16,7 metri e con una superficie alare di circa 27 metri quadrati. Può raggiungere una velocità di mach 1,2 (1.480 chilometri orari) a bassa quota. Ha un’autonomia di 3.800 chilometri ed è rifornibile in volo. L’equipaggio è formato da un pilota e da un navigatore. E' dotato di munizioni a guida laser.
Su quelli di Ghedi è stata montata una nuova apparecchiatura, un 'Pod reccelite' da ricognizione che consente fotografie con il sistema digitale. Il Sesto Stormo dispone di tre gruppi di Tornado: il 156° e il 154° operativi e il 102° per l'addestramento dei piloti.
La decisione di impiegarli in Afghanistan risale allo scorso settembre (leggi qui).

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