La protesta dei volontari del 118

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ambulanza.jpgDopo l'inchiesta sui rimborsi e le perquisizioni, sabato associazioni in piazza.


(red.) Sabato pomeriggio le ambulanze delle associazioni di volontariato che lavorano per l’emergenza-urgenza con il 118 manifesteranno a sirene spente per le strade della città. L’iniziativa non vuole andare contro l’indagine della Procura di Brescia, che sta portando allo scoperto un giro di irregolarità nei corsi per l’aggiornamento dei volontari e nelle richieste di rimborso presentate da alcune delle onlus legate da convenzioni alla Regione Lombardia (leggi qui) e che ha portato all’autosospensione del dirigente del 118, Paolo Marzollo (leggi qui) indagato per abuso d’ufficio.
I volontari del servizio di emergenza sanitaria partiranno da via Malta alle 14 e attraverseranno via XX Settembre, a piedi o con i mezzi di soccorso, arrivando fino a piazza del Duomo chiedendo un incontro con il prefetto
Naturalmente ufficialmente c’è "piena fiducia nel lavoro degli inquirenti", da parte della Federazione volontari del soccorso e dell’Associazione provinciale ambulanze, ma dà fastidio "il modo in cui la notizia è rimbalzata all'attenzione dell'opinione pubblica" perché "ne hanno risentito le motivazioni dei ragazzi".
"Chiediamo chiarezza e dialogo", dicono gli organizzatori, "perché se c’è qualcosa di poco chiaro o corretto pretendiamo che venga a galla".
"E ai cittadini", aggiungono, "chiediamo solidarietà, perché senza una motivazione forte, che vive anche del riconoscimento sociale, è difficile che qualcuno possa scegliere di mettere a disposizione il proprio tempo e il proprio impegno, di passare le sue sere libere o le sue domeniche su un'ambulanza".
Secondo indiscrezioni circolate sul materiale sequestrato nelle perquisizioni, è emerso che da parte di qualche associazione sarebbero state presentate richieste di rimborso per attività che nulla hanno a che vedere con il soccorso, come per esempio la pittura dei muri delle sedi o altro.
Si parla anche di disparità di trattamento: alcune onlus incasserebbero 30-40 euro a servizio, per un totale di 30-40 mila euro all’anno, mentre altre godrebbero di vantaggiosi contratti a forfait con rimborsi fino a 200 mila euro all’anno per lo stesso numero di interventi.

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