Dopo l’Arnaldo tocca al Gambara

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gambaraliceo.jpgOccupato dagli studenti un altro liceo pubblico cittadino. La Digos in corso Magenta.


(red.) Dopo il liceo classico Arnaldo di corso Magenta (leggi qui), la protesta degli studenti delle scuole superiori di Brescia si allarga. Da questa mattina – dopo un'assemblea svoltasi ieri sera e durata fino alle 22 – è occupato anche il liceo Veronica Gambara, uno degli istituti più grossi d'Italia con circa 2.500 mila alunni. La decisione è stata ratificata nella mattinata di oggi dalla maggioranza degli studenti, riuniti in assemblea.
Intanto martedì mattina all'Arnaldo è arrivata la Digos della Questura, chiamata dal preside Salvatore Lo Manto il quale lamentava che, venendo meno alle promesse della vigilia, i ragazzi non avessero lasciato spazi agli studenti che volevano seguire regolarmente le lezioni. La situazione è stata chiarita e un piano della scuola è stato lasciato a disposizione di chi vuole lezioni normali.
Inoltre alcuni degli studenti dell'Arnaldo, dove sono stati organizzati corsi anche con il sostegno di alcuni docenti, hanno tolto i crocifissi dalle pareti di alcune classi, sostenendo che la scuola italiana è laica e che i simboli della religione cattolica verranno rimessi a posto al termine dell'autogestione. 
E' molto probabile che altre scuole superiori della provincia – come i licei scientifici cittadini – si uniscano nei prossimi giorni alla protesta contro i tagli decisi dalla riforma Gelmini.

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