Doppiette scatenate, carnieri vuoti

Più informazioni su

caccia.jpgPrimo giorno di caccia senza feriti. Ma con molti episodi di spari tra le case.


(red.) Per fortuna almeno quest’anno la caccia si è aperta (domenica) senza il consueto spargimento di sangue tra gli appassionati di Diana. Nessun ferito tra le migliaia di doppiette bresciane che si sono gettate alla ricerca di possibili prede tra le quali – visto che siamo in Lombardia, dove la lobby delle associazioni venatorie e degli armieri è fortissima – vi sono anche le cosiddette specie in deroga. Le cronache sono contrastanti ma in genere parlano di carnieri mezzi vuoti.
Comunque, diverse decine di episodi di intemperanza dei seguaci di Diana in crisi d’astinenza sono stati segnalati anche stavolta in città e in numerose località della provincia. Gente priva di buonsenso s’è fatta prendere la mano sparando in zone frequentate da adulti o bambini, nei pressi delle strade e delle abitazioni. I cittadini hanno chiamato i carabinieri o la polizia provnciale per lamentare colpi troppo vicini alle case, con pallini sui vetri o nei giardini dove giocavano i bambini. Ma la polizia provinciale di Brescia, che come noto non ama usare la mano pesante con i cacciatori, non ha evidenziato problemi di rilevanza penale.
Di multe però ne sono fioccate parecchie: alla periferia della città, a Soprazzocco d’Erbusco,
a Monticelli Brusati, a Mura, a Niadro e dovunque l’intervento è stato tempestivo. Hanno sparato anche sulla pista ciclabile di Lonato, affollata dalle biciclette della domenica mattina. A Sanpolino, in via Fratelli Prata la polizia provinciale ha multato cacciatori che cercavano di impallinare qualcosa a due passi dalle case. Altri hanno visto le lepri in un campo tra la tangenziale e via Rose di Sotto. Erano in auto e hanno inchiodato mettendosi a tirare col fucile: sono stati sanzionati dai carabinieri. Chi è stato beccato dovrà pagare 206 euro di multa, a parte il rischio delle sanzioni penali.
Il 1° di ottobre aprirà anche la caccia alla selvaggina stanziale e in montagna si potrà sparare anche a quote più alte rispetto a oggi. Per il momento la selvaggina scarseggia e gli irriducibili – visto il ritardo dei fringuelli e la rarità dei fagiani, che in luglio non sono stati immessi – hanno potuto scatenarsi solo con le numerose lepri in circolazione. Questa volta, assicurano i cacciatori, le immissioni nella nostra provincia hanno infatti riguardato esemplari nostrani giovani e in buona salute, non le vecchie lepri ungheresi, coriacee e non più fertili degli ultimi anni.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.