Valvestino, referendum pro Trentino

I cittadini dei due comuni votano il 21 settembre per lasciare la Lombardia.


(red) Questa mattina il Consiglio dei ministri ha approvato l'indizione per il 21 settembre 2008 dei referendum previsti dall'articolo 132, secondo comma, della Costituzione. Si tratta del distacco dalla Regione Lombardia dei comuni di Valvestino e Magasa (Brescia) e della loro aggregazione alla Regione Trentino-Alto Adige. Da sempre terra di confine, la Valvestino dopo la dominazione asburgica è diventata italiana nel 1915.
Abitata fin dalla preistoria, luogo di transito per i romani e parte del ducato longobardo, la Valvestino prende il nome dai monti Vesta e Stino che la chiudono ad occidente. Collega Gargnano e il lago di Garda con la Valsabbia e la Val Giudicarie. Dall'XI secolo è stata feudo dei conti di Lodron (trentini della piana di Storo), sottoposti al principato vescovile di Trento.
I due comuni che ne fan parte, Valvestino e Magasa, sono formati da piccoli e bellissimi borghi dove si respira un'aria d'altri tempi. Il municipio di Valvestino ha 280 abitanti ed è composto dalle frazioni di Turano, Armo, Moerna, Persone e Bollone. Quello di Magasa, che ha 180 abitanti, conta due paesi: Magasa e Cadria.
Pur essendo in provincia di Brescia, i due comuni sono di cultura e tradizioni trentine e da sempre sottoposti al catasto e alla competenza giudiziaria di Trento, della cui provincia facevano parte fino al 1934. Quindi non ci sono solo la disoccupazione e lo spopolamento alla base della volontà di passare dalla Lombardia, considerata lontana in queste valli, al ricco Trentino.