Goldin fa vela verso Verona

Il patron delle grandi mostre lavorerà per il sindaco leghista Flavio Tosi.


(red.) Dopo una lunga love story Brescia non lo ama più? I due principali candidati alla carica di sindaco, Emilio Del Bono e Adriano Paroli, sono freddi nei suoi confronti? L’ultima esposizione in Santa Giulia, dedicata all’America, non ha lo smalto artistico dei precedenti grandi successi?
Nessun problema: a Marco Goldin, deus ex machina delle grandi inziative promosse dalla nostra città nell’era del sindaco Paolo Corsini e alla sua società "Linea d’Ombra" non manca certo il mercato. E infatti ha sottoscritto un accordo con il comune di Verona.
Goldin lavorerà per Flavio Tosi, il primo cittadino leghista della città scaligera che Paroli cita spesso come proprio modello amministrativo. Tosi riconosce l’onere per il municipio di un investimento su Goldin, ma ne apprezza gli effetti sul piano della risonanza e dei numeri che produce per una città. Per Paroli, invece, Brescia non ha avuto grandi risultati dalle mostre di Goldin, che considera un’occasione persa.
La collaborazione tra Linea d’Ombra e il comune di Verona inizierà in autunno con l'esposizione "Il Louvre. Capolavori a Verona. Leonardo, Raffaello, Rembrandt e gli altri. Ritratti e figure" che resterà aperta al Palazzo della Gran Guardia dal 19 settembre 2008 al 15 febbraio 2009.
Un’iniziativa di assoluto richiamo, che forse non sarebbe dispiaciuta ai bresciani, con i quali invece il critico-organizzatore chiuderà questa prima fase del lungo sodalizio con un’interessante, anche se marginale, raccolta di disegni e acquarelli di Vincent Van Gogh (leggi qui).
Se poi il rapporto tra Goldin e Brescia si riaprirà (e in che termini) con la nuova amministrazione non è dato per il momento saperlo: gli sponsor della Fondazione Cab e Brescia Musei sostengono il valore e i risultati del lavoro svolto in questi ultimi anni e puntano su una fase-due, che però dipenderà anche dalla volontà politica del nuovo sindaco.

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