Bedizzole, in Green Up rogo doloso per ritorsione?

(red.) Nel bresciano si torna a parlare dell’incendio divampato tra i rifiuti all’interno della discarica Green Up di Bedizzole. Infatti, è spuntata con più insistenza la possibilità che il rogo sia stato doloso e non dovuto a un fenomeno di autocombustione. Era la mattina del 27 luglio quando sul posto si era mosso persino il prefetto di Brescia Attilio Visconti e in seguito si era accertato che non c’erano pericoli per l’ambiente. Tuttavia, nei giorni successivi l’azienda ha deciso di presentare un esposto alla procura di Brescia. L’ipotesi preminente è quella di una ritorsione da parte di qualcuno che si era visto respingere i rifiuti dalla discarica.

E anche perché quello di fine luglio è stato il quarto incendio divampato in tre anni. A questo punto gli inquirenti stanno anche ricostruendo i possibili legami con i roghi che hanno coinvolto altre discariche del gruppo Waste Italia e di cui faceva parte anche la Green Up. Per esempio, nell’agosto del 2018 alla Green Up di Albonese, nel pavese, oppure nel 2014 a Chivasso e i precedenti tre a Bedizzole. Ma anche in quelli della provincia di Milano, Lodi, Como e Monza. Su tutto questo la magistratura indagherà, mentre la Green Up di Bedizzole ha lanciato un progetto di videosorveglianza che partirà la prossima settimana, presentato un piano di emergenza interno cui seguirà quello all’esterno.