Allarme dalla Caffaro: il cromo si sta allargando

L'Arpa ha segnalato la situazione alla procura e anche agli enti coinvolti. Trovata una seconda sorgente. Ora si chiedono misure pre-bonifica.

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(red.) Da Brescia e in particolare dal sito industriale della Caffaro è stato lanciato un allarme. Infatti, il cromo esavalente, tipico delle attività industriali, si sta allargando come concentrazione a causa di sorgenti primarie e secondarie all’interno e al di sotto dello stabilimento. Una situazione che ha spinto l’Arpa a segnalare il caso alla procura e a inviare una serie di prescrizioni agli enti coinvolti, dal commissario straordinario Roberto Moreni fino al Comune, alla Regione Lombardia, Provincia di Brescia e Ats.

Di fatto, si chiede di mettere in atto una serie di misure necessarie in vista della bonifica progettata da Aecom. Dall’Arpa Lombardia parlano in effetti di una nuova sorgente di cromo esavalente e quindi della situazione di peggioramento da contaminazione. E il commissario straordinario segnala anche come il problema sarebbe derivato anche da alcune perdite nelle vasche interne.

Da palazzo Loggia, tramite l’assessore all’Ambiente Miriam Cominelli, dicono di aver previsto un analisi del rischio e ha anche sottolineato per settembre una nuova conferenza dei servizi in vista del progetto di bonifica da mettere in atto.

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