Bozzoli, chiuse indagini: nipoti accusati omicidio

Con Alex e Giacomo anche i due operai Oscar Maggi e Abu per favoreggiamento. Per l'accusa, l'imprenditore sarebbe stato ucciso e allontanato dalla fabbrica.

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(red.) Nelle ore precedenti a sabato 18 maggio la procura generale di Brescia ha notificato la chiusura delle indagini nell’ambito dell’inchiesta sulla misteriosa scomparsa – ma ora si parla di delitto – dell’imprenditore di Marcheno Mario Bozzoli. Era l’8 ottobre del 2015 quando l’uomo, come telefonò alla moglie, avrebbe dovuto raggiungerla, ma non è mai arrivato a destinazione. Ora il procuratore generale Pier Luigi Maria Dell’Osso, che dal marzo del 2018 ha avocato l’inchiesta, accusa i nipoti di Mario Bozzoli – Alex e Giacomo – di omicidio e i dipendenti Oscar Maggi e Abu di favoreggiamento.

Quel giorno nella fabbrica di via Gitti c’era anche l’operaio Giuseppe Ghirardini che era destinato a essere l’altro indagato prima di essere trovato ucciso pochi giorni dopo a Case di Viso, a Ponte di Legno, con un’esca al veleno. Anche per il suo caso la procura generale ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio e che è destinata ad essere archiviata. Per quanto riguarda Bozzoli, invece, dopo che i vari test hanno accertato l’assenza di tracce nei forni, gli inquirenti hanno la sensazione che l’uomo non sia stato gettato nei macchinari, ma ucciso e portato all’esterno della fabbrica.

Il motivo? Forse economico, visto che a livello familiare i rapporti non sarebbero stati più così buoni nella gestione aziendale. Notificata la chiusura delle indagini, ora i quattro hanno venti giorni di tempo per presentare una memoria o farsi interrogare. In seguito la procura deciderà se chiedere il processo o archiviare la vicenda.

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