Rigamonti, bando flessibile con vista sulla serie A
Oggi la giunta dovrebbe approvare il documento per la concessione dello stadio, in scadenza ad agosto. Resta possibile un minimo intervento di adeguamento.
Più informazioni su
(red.) Sono giorni decisivi quelli intorno a mercoledì 10 aprile per capire cosa fare dello stadio Rigamonti di Brescia. Ieri, martedì 9, si è svolto a palazzo Loggia un nuovo incontro tra i capigruppo politici per definire alcuni dettagli del bando pubblico di concessione dell’impianto e che dovrebbe essere approvato proprio oggi dalla giunta comunale. L’attuale concessione, infatti, scade il 31 agosto e bisogna capire anche il modo in cui si potrà intervenire sullo stadio, soprattutto se il Brescia dovesse raggiungere la serie A. Ed evitando che le rondinelle siano costrette a disputare le partite in altre città. La parola d’ordine è flessibilità, quindi un bando variabile nella durata in base agli interventi che potranno essere effettuati sull’impianto.
Si cerca anche di puntare su un accordo tra il presidente Massimo Cellino e un investitore, ma al momento restano aperte due ipotesi. La prima potrebbe vedere proprio Cellino intervenire a spese della società per un minimo intervento di adeguamento partendo dalla gradinata bassa che è chiusa e per portare a una capienza di 16 mila posti che è il minimo richiesto per giocare nella massima serie. La seconda, attivare un contatto con gli australiani, tanto che venerdì 12 aprile in Loggia è atteso l’ambasciatore in Italia Greg French per affrontare il tema.
A livello di scadenze, il bando sarà pubblicato entro Pasqua e aggiudicato – verosimilmente al Brescia Calcio – entro maggio, poi si dovrà mettere mano ai lavori da concludere entro l’inizio dei campionati in agosto. Senza dimenticare che al momento non è mai stato raggiunto un accordo tra la cordata australiana e Cellino, anche perché non si sono incontrati.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.