Nave, protesta contro la nuova centrale a gas

Raccolta firme e gazebi in vista per opporsi al progetto che sarà presentato domani dalla proprietaria Duferco. A metà febbraio la conferenza dei servizi.

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(red.) Il progetto sarà presentato ufficialmente solo domani, venerdì 1 febbraio, ma già a Nave e nei paesi confinanti del bresciano sono piovute critiche e preoccupazioni per una centrale a gas naturale che l’azienda Duferco intende realizzare nel vecchio stabilimento della Stefana di via Bologna, proprio a Nave. L’idea, di cui la società ha chiesto l’autorizzazione al ministero dell’Ambiente e che sarà al vaglio della Regione Lombardia come autorità competente, prevede un impianto funzionante a gas per produrre energia elettrica a favore della società Terna che gestisce le reti di trasmissione. Le prime polemiche sono partite dai social network da parte dei cittadini che ora sono pronti a raccogliere firme contro il progetto della centrale.

E’ nato anche il Gruppo coordinamento e documentazione sulla centrale turbogas a Nave e in vista di identificare i luoghi dove firmare. C’è spazio fino al 20 febbraio, mentre giovedì 7 scade il termine per presentare le osservazioni. E anche il circolo Acli si dice contrario alla centrale dopo aver incontrato l’amministrazione comunale. Proprio ieri, mercoledì 30 gennaio, il Comune ha emesso una nota in cui ha parlato di un incontro svolto in municipio e sollevando la preoccupazione generale. Ma ci sarà anche un incontro pubblico prima di svolgere la conferenza dei servizi al ministero dell’Ambiente. E anche a Caino domenica mattina 3 febbraio dalle 9 alle 12 in piazza Trieste ci sarà un gazebo informativo. Mentre i cittadini non hanno mancato di criticare il proprio Comune sul fatto di aver saputo solo di recente di questa centrale a turbogas.

E anche alcuni consiglieri regionali si dicono preoccupati. Su tutti, quello del Partito Democratico Gianantonio Girelli che ha presentato un’interrogazione alla commissione ambiente. “Chiediamo alla Regione di esprimersi in maniera chiara rispetto al progetto e alla normativa in essere. È fondamentale avere delle risposte prima della conferenza dei servizi di Roma che si terrà a metà febbraio al Ministero dell’Ambiente. Il comune di Nave ha avuto nella sua storia industriale insediamenti molto impattanti dal punto di vista ambientale. Per questo è necessario un giudizio oggettivo sulla richiesta di autorizzazione”.

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