Imprese, bilancio demografico positivo in estate

Sono 118.914 le aziende registrate alla Camera di Commercio di Brescia al 30/9/2018. Attività professionali e scientifiche le più gettonate.

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(red.) Sono 118.914 le imprese registrate al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Brescia al 30/9/2018, 34.133 di esse sono artigiane. Il bilancio demografico dei mesi estivi termina con un saldo positivo (+166 unità), ma in lieve rallentamento rispetto al 2017, derivante dalla diminuzione delle aperture di nuove imprese (1.129) e dall’aumento, seppur moderato, delle cessazioni (963).

La dinamica di questi due flussi ha determinato un tasso di sviluppo pari allo 0,1% ovvero il risultato più modesto degli ultimi anni. E’ quanto emerge dall’analisi sulla natalità e mortalità delle imprese bresciane realizzata dal Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia su dati Movimprese. Sul fronte artigiano persiste il segno meno: il saldo si chiude in negativo (-23 unità) per effetto dell’aumento delle cessazioni (393) associate allo stallo delle iscrizioni (370).

Dal confronto territoriale Brescia si colloca al di sotto della media regionale (tasso di sviluppo +0,2%). Per il comparto artigiano tutte le province lombarde, a eccezione di Milano, hanno chiuso il trimestre con tassi di sviluppo negativi, il risultato bresciano è leggermente peggiore della media regionale.

Tra i settori, gli incrementi più consistenti si registrano nel settore delle attività professionali e scientifiche (+163), seguite dalle altre attività di servizi (+69) e dai servizi di supporto alle imprese (+66). I grandi settori produttivi tradizionali quali le costruzioni (-240), il commercio (-226), le attività manifatturiere (-188) e l’agricoltura (-177) chiudono il trimestre estivo con un nuovo segno negativo.

Nel settore artigiano perdura la crisi delle costruzioni e delle attività manifatturiere; si mantiene negativo anche il bilancio del settore trasporto e magazzinaggio (-48 imprese), all’opposto crescono le altre attività di servizi (+42 unità) e i servizi di supporto alle imprese (+24 unità). 

Dal lato delle forme organizzative, si conferma anche in questo trimestre l’orientamento verso forme giuridiche più strutturate. Il risultato positivo del trimestre è stato determinato, infatti, dalle società di capitali che crescono ad un ritmo del 3% annuo. All’opposto persiste la diminuzione delle società di persone con una flessione annua del 3% e delle imprese individuali (-1,7%).

Dinamiche speculari si confermano nel comparto artigiano, con un aumento delle società di capitali (+6,4% annuo) ed un continuo arretramento delle società di persone (-3,9% annuo) e delle imprese individuali (-1,7%).

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