Rezzato, verso processo due furbi del cartellino

(red.) Nelle prossime settimane al tribunale di Brescia si aprirà un processo nei confronti di due 50enni che risultavano essere dipendenti del Comune di Rezzato, ma che durante le ore di servizio svolgevano altri lavori privati di manutenzione ed edilizia. I due erano stati arrestati in flagrante da parte della Polizia Locale di Montichiari e Rezzato a inizio giugno dopo essere stati osservati e pedinati per diverso tempo. In effetti si era scoperto che a inizio giornata raggiungevano il municipio per timbrare attestando la propria presenza, ma poi uscivano in direzione di varie case e per compiere dei lavoretti.

La novità è che i due, dopo la prima indagine che aveva fatto scoprire episodi di truffa e falsa attestazione, il magistrato Ambrogio Cassiani ne ha condotto un’altra collegata e portando a verificare anche l’accusa di peculato. In pratica, i due, dopo aver timbrato, usavano i mezzi dell’amministrazione e facevano rifornimento usando la carta carburante comunale per le loro attività private. E non è tutto, perché addebitavano allo stesso ente pubblico anche i costi dei materiali che impiegavano e per un importo fino a 15 mila euro. Quindi, i due si avviano verso il processo, mentre risulta indagato anche il responsabile dell’ufficio tecnico e si valuta la posizione di un’altra persona che avrebbe timbrato i loro cartellini all’entrata e uscita dal Comune.