Smog, anche mezzi euro 3 diesel via dalle strade

Dall'1 ottobre ripartono misure delle quattro regioni (Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia) contro l'inquinamento. Nel bresciano 200 mila auto.

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(red.) Quest’oggi, lunedì 1 ottobre, inizia il periodo di fermo per diversi veicoli a causa dell’inquinamento da smog. Una misura stabilita e potenziata dalle regioni Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna e che riguarda quindi anche il bresciano. Il regime prevede che tutti i mezzi euro 0 benzina e diesel fino all’euro 2 non potranno circolare tutto l’anno, dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 19,30. Ma la vera novità riguarda anche lo stop ai mezzi euro 3 diesel che dovranno restare in garage, sempre dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 19,30, ma fino al 31 marzo 2019. Una situazione che coinvolgerà circa 200 mila auto in provincia, visto che oltre al capoluogo Brescia, la regola su questo divieto di circolazione viene esteso anche a diciannove Comuni dell’hinterland che fanno parte della fascia 1.

Si tratta di Borgosatollo, Botticino, Bovezzo, Castelmella, Castenedolo, Cellatica, Collebeato, Concesio, Flero, Gardone Valtrompia, Gussago, Lumezzane, Marcheno, Nave, Rezzato, Roncadelle, San Zeno, Sarezzo, Villa Carcina. Altri paesi che fanno parte della fascia 2 (Adro, Bedizzole, Calcinato, Calvagese, Castegnato, Cazzago San Martino, Chiari, Coccaglio, Cologne, Desenzano del Garda, Erbusco, Gavardo, Lonato, Mazzano, Muscoline, Nuvolento, Nuvolera, Ospitaletto, Paitone, Palazzolo, Passirano, Polpenazze, Pontoglio, Prevalle, Puegnago, Roé Volciano, Rovato, Soiano, Urago d’Oglio e Villanuova) non sono soggetti alle disposizioni in quanto inferiori ai 30 mila abitanti.

Per il resto, sono confermate diverse deroghe che vanno dai mezzi di soccorso e per attività professionali di emergenza, mezzi muniti dell’antiparticolato, veicoli storici, mezzi privati di lavoratori che operano su turni non coperti da mezzi pubblici e carpooling (almeno tre persone sullo stesso veicolo). Le multe in caso di mancato rispetto di queste disposizioni vanno dai 75 ai 450 euro da parte della Polizia Stradale che sarà impegnata nei controlli. I sindaci non potranno applicare delle direttive particolari e anzi le misure potrebbero essere più stringenti nel caso in cui il livello di polveri sottili dovesse alzarsi. L’obiettivo di Brescia adottando questa misura è di non superare i 35 giorni consecutivi in un anno oltre il limite di polveri entro il 2025.

Nel frattempo dalle quattro regioni coinvolte si chiede un aiuto al Governo per avere fondi sulla lotta all’inquinamento ambientale. Saranno le singole Polizie locali dei vari Comuni ad occuparsi dei controlli e anche da Brescia fanno sapere che la municipale è pronta ad avviare le verifiche su tutto il territorio, senza alcuna area specifica. Quindi, offlimits tutti i veicoli alimentati a diesel tra il 2001 e il 2006 e per conoscere la posizione del proprio veicolo è sufficiente andare sul sito internet dell’Aci e inserire il proprio numero di targa. Per i primi giorni sono previsti ritardi e situazioni che dovranno andare a regime.

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