Tosoni morto in Brasile, disposti nuovi esami

L'ex assicuratore 35enne di Montichiari è deceduto l'11 settembre nel carcere di Fortaleza, con sospetti. Autorità faranno compiere esami tossicologici.

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(red.) Ci sono nuovi aggiornamenti, riportati da Bresciaoggi, per quanto riguarda la morte in carcere di Massimiliano Tosoni. Si tratta del 35enne ex assicuratore bresciano di Montichiari che era stato condotto nell’istituto di pena di Fortaleza, in Brasile, per un caso di duplice omicidio. Si era costituito alle autorità locali nel 2013, ha trascorso oltre un anno dietro le sbarre, poi era stato liberato dalla Corte di Giustizia fino al 2015 quando venne concessa l’estradizione in Italia, ma mai avvenuta. E si era sempre detto innocente a proposito dell’accusa che veniva formulata a suo carico.

L’11 settembre è poi avvenuto il decesso e si era sempre parlato, pur con sospetto, di un caso di morte naturale. Tuttavia, ora l’autorità giudiziaria brasiliana ha deciso di far effettuare nuovi accertamenti e un esame tossicologico per verificare se in realtà non sia stato avvelenato. Attualmente la salma dell’uomo è ancora all’Istituto di medicina legale di Fortaleza dove si trova la madre e mentre il caso è stato preso in considerazione anche dall’Interpol italiana. In più, pare che la procura di Roma abbia aperto un’inchiesta al momento senza indagati e nemmeno accuse.

A destare numerosi sospetti c’è il fatto che la famiglia ha ricevuto comunicazione del decesso solo dopo un giorno e nel frattempo era stata effettuata l’autopsia. Ma anche il fatto che la compagna avesse saputo del decesso solo grazie a chi operava intorno al carcere. Tosoni era in buona salute quando, pochi minuti prima della morte, aveva scritto proprio alla donna in attesa di incontrarla. Ora si attendono notizie anche sul rimpatrio della salma.

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