Caffaro, il 18 luglio a Roma si presenta progetto bonifica

(red.) Sta per entrare nel vivo il progetto della Aecom Italy che si è aggiudicata la stesura del piano per la bonifica e la messa in sicurezza dell’area intorno alla Caffaro di Brescia contaminata da pcb, diossine e metalli pesanti. Secondo quanto scrive Bresciaoggi che ne dà notizia, il progetto preliminare è stato consegnato al commissario Roberto Moreni che lo ha presentato a palazzo Loggia e il 18 luglio lo illustrerà a un tavolo tecnico al ministero dell’Ambiente a Roma con il Comune e la Regione Lombardia.

Da quell’appuntamento uscirà anche il piano operativo che prevede tre fasi. La prima riguarda il tipo di barriera idraulica per impedire la contaminazione tra il fondale inquinato e la superficie. Attualmente è la Caffaro Spa di Todisco a pompare l’acqua, ma la stessa azienda ha annunciato di volersi trasferire dal 2019 e quindi si dovrà capire a chi accollare i costi. Ma in più la stessa barriera presente non sarebbe perfetta.

Al ministero il 18 luglio si discuterà, quindi, la soluzione da adottare come seconda fase, tra tenere questa barriera idraulica o implementarla. Pare che probabilmente il pompaggio attuato dalla Caffaro non venga cancellato, ma ritoccato. Per esempio – sarebbe la terza fase – intervenire sulle aree più inquinate e separando la parte buona da quella contaminata del terreno. Se tutto andrà per il meglio, in quattro anni lo stabilimento dovrebbe essere riconsegnato alla città e nel frattempo stanno procedendo le trattative con il commissario giudiziale per l’acquisizione dell’area.