A2a, nel 2016 il bilancio è stato da record

La multiutility ha presentato dati con cui si è chiuso l'anno passato e le prospettive per i prossimi. Dividendo salito del 50% in tre anni e piano ambizioso.

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(red.) Lunedì 3 aprile a Milano si è riunito il consiglio di amministrazione di A2a presieduto da Giovanni Valotti per approvare i progetti del bilancio separato e della relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2016. La realizzazione del piano strategico 2015-19 (e successivi sviluppi), con la maggioranza degli obiettivi operativi migliori delle aspettative, ha consentito di conseguire risultati economico-finanziari eccezionali – si legge in una nota della società – che confermano la validità dell’indirizzo strategico intrapreso e conferiscono fiducia per gli sviluppi futuri. Quindi, forte crescita dell’utile netto di gruppo a 224 milioni di euro (73 milioni nel 2015).

Margine operativo lordo in crescita del 17,46% a 1.231 milioni di euro: il miglior risultato dalla costituzione del Gruppo A2a. Investimenti per 424 milioni di euro, in crescita del 23%, poi posizione finanziaria netta – esclusa l’acquisizione di LGH – in ulteriore riduzione per 230 milioni di euro (a 2.667 milioni). Gli effetti della acquisizione del 51% del capitale sociale di Linea Group Holding, di 469 milioni di euro, portano la posizione finanziaria complessiva a 3.136 milioni di euro (PFN/Ebitda pari a 2,5x). Approvato anche il primo report integrato, secondo il framework “International Integrated Reporting Council”, che verrà sottoposto all’assemblea degli azionisti. A loro verrà proposto un dividendo di 0,0492 euro per azione, in crescita del 20% rispetto all’esercizio precedente.

La giornata è stata anche l’occasione per esaminare e approvare il piano strategico 2017-21 del gruppo. Il piano – continua la nota di A2a – conferma l’indirizzo strategico intrapreso nel 2015 volto a trasformare A2a in una multiutility moderna, essenziale al soddisfacimento dei bisogni delle comunità locali servite, leader nella green economy, nelle reti intelligenti e nelle nuove forme di gestione dei servizi energetici. Il nuovo piano, confermando o migliorando tutti gli obiettivi industriali già definiti in precedenza, definisce la nuova priorità strategica, “R1”, dalla ristrutturazione del comparto termoelettrico (le cui attività operative sono state largamente realizzate nel biennio appena conclusosi) al “rilancio” delle aree ambiente, reti e servizi energetici attraverso un’ulteriore accelerazione degli investimenti dedicati.

La realizzazione del nuovo piano contribuirà a ridefinire significativamente il portafoglio di asset industriali consentendo ad A2a di cogliere in modo ancora più efficace le crescenti opportunità del mercato e di proporre su scala industriale alcuni dei progetti, già avviati in fase sperimentale, nei campi dell’innovazione, della digitalizzazione e dell’efficienza energetica. Dopo i brillanti risultati del biennio 2015-16, si punta su accelerazione di reti, ambiente e clienti e la generazione convenzionale verso una trasformazione. Poi investimenti in significativo aumento da 2,75 miliardi di euro in cinque anni (+500 milioni di euro rispetto al piano 2016-20).

Quasi l’80% in reti e ambiente. Risultati economico-finanziari ancora migliorati, con l’Ebitda a 1,38 miliardi di euro e utile netto a 0,47 miliardi nel 2021 con la posizione finanziaria netta in riduzione di oltre 0,6 miliardi a 2,5 miliardi. Confermata la crescita dei dividendi, con un obiettivo al 2019 di 7,5 centesimi di euro per azione. Coerentemente con i piani precedenti, il piano non incorpora varie iniziative di crescita esterna e di ulteriore efficienza di costi. Infine, quattro pilastri della sostenibilità: rinnovo dell’impegno su economia circolare, decarbonizzazione, smartness nelle Reti e nei Servizi e People Innovation (con la declinazione di obiettivi di sostenibilità al 2030, insieme ad azioni e risultati conseguibili nell’arco del piano).

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