Castegnato, Riesame toglie i sigilli a “moschea“

Non è più sotto sequestro il centro culturale islamico di via Verginello. La magistratura ha accolto il ricorso dell'associazione che la gestisce da due anni.

(red.) Da martedì 21 febbraio il centro culturale islamico di Castegnato, in via Verginello, nel bresciano, non è più sotto sequestro. I carabinieri locali sono giunti sul posto per togliere i sigilli dopo la disposizione del tribunale del Riesame di Brescia. La sede era stata chiusa dalla procura e dal giudice il 12 gennaio dopo alcuni mesi di indagini in cui si era scoperto, sembra, che la preghiera fosse l’attività preponderante. Quindi, di fatto, una moschea abusiva. Ma l’associazione “Faizan e Madina Al Shafi” di Sajid Pervez Chaudhry e di Ashraf Mohammed aveva presentato ricorso al Riesame per chiedere la riapertura del centro.

Dopo tutte le valutazioni del caso, il tribunale ha deciso di togliere i sigilli e quindi la sede torna nella disponibilità di chi la frequenta. I gestori si dicono soddisfatti anche perché, come affermano, non è stato mai smentito che all’interno ci siano momenti religiosi, ma non tali da renderla una moschea. La decisione della magistratura ha sollevato un vespaio di polemiche a livello politico, mentre mercoledì 22 febbraio la giunta regionale ha diffuso una circolare dedicata. L’assessore all’Urbanistica Viviana Beccalossi sottolinea che tutti i centri nati dopo la “legge anti-moschee” del 2015 e che prevedono momenti religiosi siano da equiparare a centri islamici.

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