Qualità della Vita, Brescia scende al 45° posto

Ricerca del Sole 24 Ore su 110 capoluoghi di provincia per ambiente, giustizia, cultura, lavoro e altri temi. La nostra città perde diciassette posizioni.

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(red.) Bene dal punto di vista della sanità, voglia di investire, cultura e tempo libero. Male per la giustizia, in particolare per i furti, ma anche per i processi considerati troppo lenti. E’ il bilancio in chiaro e scuro che arriva dalla 27° edizione del rapporto sulla qualità della vita nelle città italiane e realizzato dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore. La ricerca si basa su 110 capoluoghi di provincia e legata a diverse tematiche, dall’ambiente alla salute, dal lavoro ai redditi, dalla cultura al tempo libero e sport e al senso di giustizia.

Così, a livello nazionale domina Aosta seguita da Milano e Trento. Agli ultimi posti, invece, ci sono Caserta, Reggio Calabria e Vibo Valentia. Brescia si pone al 45° posto, quindi, a metà, ma l’aspetto negativo è l’aver perso diciassette posizioni in un anno. Infatti, nel 2015 era al 28°. A far abbassare il livello è il senso di giustizia (94° posto su 110) e la famiglia e integrazione (55). Ma è 23° per quanto riguarda il lavoro, addirittura 3° e 19° sull’idea di investimenti e brevetti. A metà classifica per occupazione e giovani senza lavoro.

Ma scende nelle ultime trenta posizioni per il costo delle case in affitto e i protesti. Brescia si pone al 40° posto per quanto riguarda l’ambiente e i servizi, ma balza al 6° nella sanità e 10° per la banda larga. Al contrario, 61° per la presenza di asili nido. 37° per cultura, tempo libero e partecipazione, ma nella top ten per lo sport. La principale nota stonata è la giustizia che relega Brescia nelle ultime posizioni. Facendo una media, il capoluogo arriva 45°.

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