Qualità della vita, Brescia declassata da 19 a 28

Rapporto di "Italia Oggi" e dell'università La Sapienza di Roma. Mantova al primo posto nazionale. Nella nostra città peggiorano diversi indicatori.

(red.) Prima Mantova, seconda Trento e terza Belluno. Brescia solo 28°, declassata di nove posizioni. E’ il risultato di una ricerca nazionale condotta dal quotidiano economico “Italia Oggi” e dall’università La Sapienza di Roma per indagare la qualità di vita. Sono state 110 le posizioni inserite nel rapporto e Brescia è passata dalla 19° del 2015 alla 28° del 2016. I punti che hanno peggiorato la città, secondo la ricerca, sono gli affari e l’occupazione, criminalità e disagio sociale.

Tanto che rispettivamente si è passati dalla 41° alla 50°, dal 73° al 78° e, sul fronte del disagio, persino dal 30° al 53° posto. L’unico elemento per cui Brescia è migliorata in un anno, secondo l’indagine, riguarda la popolazione e i servizi finanziari. E nemmeno il resto delle province lombarde se la passa bene.

Tanto che Bergamo è passata, secondo l’indagine, dalla 15° alla 25°, Como dalla 25 alla 44, Cremona, Lecco e Lodi, invece, sono migliorate. In discesa Monza e Brianza, Pavia e Varese. A livello generale Milano e Napoli perdono sette e otto posizioni, mentre Roma persino diciannove. All’ultimo posto, dove la qualità della vita sarebbe peggiore, c’è Crotone.

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