Rifiuti non conformi, Provincia diffida la Gedit

Nel sopralluogo del 12 agosto alla discarica di Montichiari erano stati trovati materiali di plastica, un materasso e altri oggetti non autorizzati.

Più informazioni su

(red.) Materiali non pre-trattati in modo meccanico e che quindi non dovevano e non potevano essere accettati nella discarica. Per questo motivo la Gedit di Montichiari, nel bresciano, è stata diffidata dalla Provincia di Brescia. Il decreto da parte del Broletto è arrivato dopo il controllo eseguito il 12 agosto dai tecnici ambientali. All’interno di una cava gestita dall’azienda, infatti, erano state trovate buste di plastica, materiale in vetroresina, persino un materasso, altri contenitori di plastica e tubazioni di gomma.

Tutti riconosciuti con un codice specifico, ma che non poteva riferirsi a questi. Nel momento della scoperta, il Broletto ha aperto il procedimento di diffida intimando alla Gedit di non accogliere più i rifiuti non autorizzati. A supporto di questo, c’è il fatto che le direttive dispongono di controllare in modo visivo e attraverso i documenti, all’ingresso, il tipo di carico di rifiuti destinati alle discariche. Ma anche dopo lo scarico e per verificare che sia tutto conforme. E secondo il Broletto, la Gedit non avrebbe rispettato queste indicazioni.

Per questo motivo è stato intimato all’azienda monteclarense di svolgere ogni verifica. Il decreto di diffida, al quale la Gedit ha due mesi di tempo per ricorrere, è stato inviato per conoscenza anche al comune, all’Ats e all’Arpa. Di certo, l’azienda non versa in situazione di tranquillità in questo periodo. Da una parte la vicenda legale che la vede presunta vittima dell’atteggiamento dell’ex sindaco Elena Zanola. Non a caso, quest’ultima è imputata di tentata violenza privata, falso e abuso di ufficio perché avrebbe stretto una convenzione molto onerosa con la Gedit, per la compensazione a causa delle discariche.

Tanto da pressare anche la polizia locale e, se sarà accertato, di far compilare questionari falsificati alle scuole sulla situazione ambientale. In più, proprio a proposito della scuola, l’azienda è finita al centro delle critiche dei residenti perché pensano che sia stata l’impresa a provocare i miasmi che il 17 ottobre hanno mandato all’ospedale alcuni studenti e insegnanti di Vighizzolo. Ma al momento non è stato accertato.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.