Turismo, Brescia, Garda e Sebino fanno il boom

Nei primi sette mesi dell'anno sono aumentate le presenze, soprattutto di stranieri. Più accessi agli infopoint in centro. Massima presenza a giugno.

(red.) Nei primi sette mesi del 2016, da gennaio a luglio, Brescia città ha registrato il pieno di turisti. In particolare, si parla di 27.800 presenze ai due infopoint di via Trieste e via della Stazione, in aumento del 45,6% rispetto allo stesso periodo del 2015 quando erano meno di 20 mila. Tra l’altro, gli oltre 27 mila rappresentano quasi l’intero anno di presenze dell’anno passato e l’obiettivo è di chiudere il 2016 su 46 mila accessi. Sono i numeri forniti giovedì 4 agosto da Bresciatourism con il sindaco Emilio Del Bono e l’assessore alla Cultura Laura Castelletti. Un effetto determinante per il turismo bresciano è arrivato dalla passerella di Christo The Floating Piers sul lago d’Iseo.
Non a caso, si sono registrate molte presenze di stranieri, tra tedeschi, inglesi e francesi, oltre agli spagnoli. Il boom è stato proprio in giugno durante l’apertura dell’attrazione sul Sebino. Nel corso del mese, infatti, gli accessi agli infopoint sono triplicati tra chi ha trascorso una giornata in città in attesa di salire sui treni verso Sulzano e chi ha visitato la mostra dedicata a Christo in Santa Giulia e aperta fino a settembre. L’aumento delle presenze ha fatto da traino anche su luglio quando gli accessi sono stati più ampi rispetto allo stesso periodo del 2015. Tra quelli che chiedono informazioni agli uffici turistici, sono aumentati anche gli italiani provenienti dal resto del Paese, mentre i bresciani sono calati. Soddisfatti il sindaco Del Bono e la vice Castelletti che ritengono come Brescia possa puntare non solo sull’industria e i servizi, ma anche sul turismo.
Per il primo cittadino si raggiunge così Bergamo e ci si avvicina a Verona, tenendo conto anche della collaborazione con il Sebino e il Garda. E a settembre in città sono attesi altri turisti per la festa della musica. L’effetto si sente anche sul lago d’Iseo dove, negli hotel, gli stranieri prevalgono, magari di ritorno dopo aver visitato la passerella di Christo. Così sul Sebino si parla anche belga, inglese e danese. Stesso stato d’animo di soddisfazione si respira sull’alto Garda e tra Desenzano e Sirmione. Male, invece, le valli, a partire dalla più turistica Valcamonica. Domina il mordi e fuggi del fine settimana, ma le presenze negli hotel sono in calo e lontano dal tutto esaurito, come emerge, per esempio, da Ponte di Legno. Poche speranze di vedere il pienone a Ferragosto. I motivi? Sembra siano legati alla scarsa promozione delle iniziative.

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