Manerbio, decine di pesci morti in due rogge

(red.) Una moria di massa di pesci e si parla di centinaia di esemplari, tutti morti. E’ la scoperta fatta nel tardo pomeriggio di mercoledì 3 agosto da alcuni residenti a Manerbio, nel bresciano. La zona è quella dell’Argine, che gli abitanti spesso hanno criticato in passato per ristagni dell’acqua e situazioni sgradevoli. Lungo due rogge parallele della Bassana e della Luzzaga, dove scorrono due torrenti provenienti dal Mella, sono stati trovati decine di pesci deceduti e rimasti sulla superficie dei corsi d’acqua. L’area è quella del centro storico del paese della bassa e gli stessi residenti hanno detto di non aver mai assistito prima a una situazione simile.
Sul posto sono stati allertati gli agenti della polizia locale con i tecnici dell’Agenzia di Tutela della Salute (ex Asl) e l’Arpa per verificare cosa fosse successo. Sono stati raccolti diversi campioni di acqua e una trentina di esemplari morti che saranno passati ai controlli dell’Istituto Zooprofilattico di Brescia. Dalle prime valutazioni sembra che i pesci siano stati trovati puliti e quindi che non si tratti di sversamento di liquami o di altri inquinanti. Ma piuttosto di soffocamento, anche se i risultati scientifici saranno resi noti solo nei giorni successivi. La popolazione chiede accurati controlli visto che l’acqua torbida scoperta nelle rogge si trova a poca distanza dai terreni agricoli coltivati. In più, sono stati registrati odori acri a causa della fauna ittica senza vita.