Rissa Lonato, Balotelli rischia denuncia

La procura indaga. L'attaccante potrebbe aver avuto un ruolo attivo fuori dal Coco Beach. Davvero con alcuni amici ha bloccato due pullman di ragazzi che lo avevano insultato?

Più informazioni su

(red.) Mario Balotelli ha veramente avuto un ruolo attivo nella rissa scoppiata all’alba di sabato 11 giugno, intorno alle 4, all’esterno della discoteca “Coco Beach” di Lonato del Garda, nel bresciano? E’ questo ciò che si stanno chiedendo gli inquirenti che si occupano dell’episodio, la cui dinamica è ancora in via di definizione.
In caso positivo, per il noto calciatore bresciano potrebbe arrivare una denuncia, mentre la procura di Brescia ha aperto un’inchiesta. La ricostruzione dei fatti è molto incerta e basata su alcune testimonianze raccolte tra chi avrebbe assistito alla scena.
Non è chiaro se l’ex attaccante del Milan, al lido di Lonato con il fratello Enoch e alcuni amici, fosse all’interno del locale o se sia arrivato nel parcheggio antistante nel momento in cui ha notato che la discoteca era ormai chiusa. A quel punto alcune comitive di ragazzi che avevano appena trascorso la serata nel locale e stavano per salire a bordo di due pullman per il rientro verso casa, hanno notato la presenza del calciatore.
Alcuni hanno scattato foto e selfie, ma altri lo avrebbero insultato con cori razzisti. Poi i due pullman sarebbero partiti e la situazione si sarebbe potuta calmare, invece sembra che due Audi del gruppo legato a Balotelli abbiano bloccato la corsa dei mezzi.
Secondo alcune testimonianze, ancora tutte da verificare, dalle auto sarebbero usciti proprio l’attaccante e il fratello insieme agli altri amici e sembra che uno del gruppo abbia forzato la porta scorrevole di uno dei pullman.
A quel punto è partito il parapiglia, ma non è chiaro se Balotelli abbia tentato di salire sul mezzo, magari per cercare chi lo aveva insultato. Secondo quanto trapela è possibile che nella lite lo stesso attaccante abbia rimediato un calcio sul volto ma, ripetiamo, la dinamica è ancora al vaglio degli investigatori.
Un 33enne di Ponte Zanano, invece, si è visto amputare tre dita all’ospedale di Desenzano dopo essere stato letteralmente trascinato all’esterno del pullman, con la mano rimasta bloccata nell’obliteratrice alla quale l’uomo si era aggrappato per resistere.
Alla fine le due auto dell’entourage di Balotelli sono ripartite senza aspettare i soccorsi, mentre sul posto arrivavano i carabinieri. La ricostruzione completa è al vaglio dei militari di Desenzano, Lonato e Gardone Valtrompia che stanno sentendo i testimoni e raccogliendo foto ed eventuali video ripresi coi cellulari. L’unico elemento certo riguarda l’inchiesta per lesioni aperta dal pubblico ministero Mauro Tenaglia e che – secondo alcune ipotesi – potrebbe portare anche a una denuncia dello stesso Mario Balotelli. L’attaccante, però, seguito dal fratello Enoch, ha usato i social network per dire che non sarebbe successo nulla e qualificando le ricostruzioni come “false dicerie sulla vita privata”.§
E poi Mario ha lanciato un messaggio ai giornali. “Pensate alla nazionale di calcio e forza Italia”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.