Terrorismo, sequestrati pc e cellulare a Sara

La ragazza di Monticelli Brusati, indagata e bloccata prima di partire verso la Siria, ha detto di voler collaborare. Il marito espulso in Tunisia.

(red.) Sara Pilé, la 25enne bresciana di Monticelli Brusati, indagata per arruolamento con finalità terroristiche e bloccata prima della partenza verso la Siria, sta iniziando a collaborare. Lo confermano gli investigatori dopo l’operazione condotta martedì 7 giugno dagli agenti della Digos della questura. Intanto, mercoledì 8 il marito tunisino Naim Sagrari, di 30 anni, è stato rimpatriato verso lo Stato nordafricano e non potrà tornare in Italia per dieci anni. Sono questi gli ultimi aggiornamenti che emergono nella vicenda sulla coppia che avrebbe voluto partire per la Siria e combattere al fianco dell’Isis.
Lei, figlia di un imprenditore bresciano, si era convertita all’Islam e aveva sposato nel 2010 il compagno per poi cambiare completamente stile di vita. Meno uscite di casa, più comunicazioni virtuali e il niqab, il tradizionale capo di abbigliamento delle donne islamiche, sempre addosso a lasciare scoperti solo gli occhi. Lui, già destinatario in passato di un provvedimento di espulsione mai concretizzato, stavolta è dovuto tornare in Tunisia. L’indagine della Digos bresciana era partita sulla base dei messaggi che la ragazza postava sui social network.
Quando le forze dell’ordine avevano compreso il piano della coppia, sono riuscite a fermarli in tempo. La donna da mercoledì si trova senza cellulare, né computer che saranno controllati dalle autorità, mentre la sua posizione da indagata è stata inviata dalla procura di Brescia a quella nazionale. Nelle ore successive per lei potrebbe arrivare la sorveglianza speciale. Sempre mercoledì la giovane ha parlato con gli avvocati e ha manifestato l’intenzione di difendersi, “ma prima devo capire le accuse”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.