Caffaro, ministero Ambiente contro Del Bono

Il dicastero ha risposto alle associazioni ambientaliste che avevano sollevato dubbi sulla richiesta di ridurre il perimetro di bonifica. E dà ragione.

(red.) Il ministero dell’Ambiente “sfiducia” il sindaco di Brescia Emilio Del Bono sulla questione della bonifica delle aree intorno al sito industriale Caffaro. Il primo cittadino, infatti, d’intesa con il commissario straordinario Roberto Moreni, aveva inviato una lettera alla Regione Lombardia per chiedere di ridurre il perimetro di competenza della Caffaro, contaminato da pcb e diossine, sul quale intervenire. In particolare, dai 7 milioni ai 200 mila metri quadrati. Il motivo indicato nella missiva riguardava soprattutto la scarsa disponibilità di risorse per compiere un maxi intervento che richiederebbe più fondi.
Ma le associazioni ambientaliste, tramite il portavoce Marino Ruzzenenti, hanno chiesto al ministero dell’Ambiente di valutare la richiesta da Brescia e se non sia contraria a quanto si debba fare. E sono stati accontentati. Secondo il dicastero, ridefinire il perimetro di intervento sarebbe contro la legge e nemmeno giustificato dalla scarsità di risorse. In più, il commissario Moreni non avrebbe questa funzione tra i propri poteri. Di fatto, una posizione contraria a quella del sindaco Del Bono. Ma le associazioni convergono sulla posizione del primo cittadino sulla questione dei pochi fondi arrivati a Brescia per la bonifica.

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