Edilizia, Fillea Cgil: “Inail e Inps e il doppio binario della legalità”

"Se lavoro per un appalto pubblico devo avere lavoratori regolari, se invece prendo soldi pubblici per lavori privati, posso anche permettermi di avere lavoratori in nero".

(red.) “Il combinato disposto del volta faccia compiuto nella conversione del Decreto Rilancio – per cui mentre si danno incentivi fino al 110% per le ristrutturazioni edili, parallelamente, si congelano i Documenti unici di regolarità contributiva – e delle pressioni del sindacato per ripristinare l’uso del Durc negli appalti pubblici (Dl Semplificazioni) rischia di produrre un corto circuito, come appare evidente da quanto scrivono Inps e Inail”. Lo afferma Niane Ibrahima, segretario generale Fillea Cgil di Brescia, commentando la pubblicazione sui siti dei due istituti della nuova “regola” del doppio binario relativa alla presentazione del Durc: per gli appalti pubblici è necessario averlo aggiornato a luglio 2020, ma per i lavori privati (come ad esempio quelli legati al bonus 110%) che rappresentano il 75% della produzione del settore, vale fino a ottobre 2020 quello aggiornato al 30 agosto di un anno fa.


«Questo vuol dire – sottolinea il leader sindacale – che se lavoro per un appalto pubblico devo avere lavoratori regolari, se invece prendo soldi pubblici per lavori privati, con il 110% addirittura più di quanto spendo, posso anche permettermi di avere lavoratori in nero, visto che il mio Durc risale a un anno fa» ricordando poi che governo, a partire dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte «si era impegnato in una grande lotta al lavoro nero (tra l’altro uno degli obiettivi dei nuovi finanziamenti europei) ma i fatti stanno dicendo il contrario». «Governo e maggioranza – chiede la fillea cgil di brescia – portino a compimento la scelta fatta con il Decreto Semplificazioni con due semplici interventi: si intervenga per ripristinare i termini del Durc sia per l’edilizia pubblica che privata e per dare attuazione all’art. 105 del Codice Appalti, rendendo obbligatoria la congruità (un più preciso strumento di lotta al lavoro nero) per tutti i lavori edili».

 

La Fillea Cgil di Brescia chiede subito alle parti sociali dell’edilizia bresciana di proseguire nella lotta per la legalità, come scaturito dal Ccpl provinciale, e con il programma di check messo a punto del sistema edilizia bresciana. È urgente avviare un tavolo comune insieme a Filca Cisl e Feneal Uil, Ance Brescia e ACB per avere cantieri sicuri e legalità con lavoratori in regola: ne va della sicurezza di tutti.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.