Desenzano, sgomberato presidio Penny

Ieri sera dopo le 20 si sono mosse pattuglie della Polizia di Stato, carabinieri e Guardia di Finanza per portare via i manifestanti dalla forma di protesta.

(red.) Nella prima serata di ieri, giovedì 14 novembre, si è reso necessario anche l’intervento di un’ambulanza in via Oglio a Desenzano del Garda, nel bresciano. Non un punto qualsiasi, visto che si tratta degli ingressi ai magazzini legati alla Cooperativa Associati e che riforniscono di prodotti i supermercati Penny Market. Ieri sera intorno alle 20, dopo che nel pomeriggio si era formato l’ennesimo presidio tra sindacati e lavoratori per difendere gli undici addetti esclusi dalla cooperativa per “sabotaggio”, sono intervenute anche le forze dell’ordine. Decine di auto della Polizia di Stato, carabinieri e Guardia di Finanza hanno sgomberato il presidio e non sono mancati momenti di tensione.

Proprio come quello che ha coinvolto un 37enne soccorso in codice verde da un’ambulanza della Croce Rossa e trasportato all’ospedale di Desenzano. Nell’arco di un’ora tutti i manifestanti sono stati caricati sui mezzi e condotti in questura per essere identificati. Subito dopo i camion che erano arrivati sul posto già nel pomeriggio per poter caricare la merce da inviare ai supermercati sono potuti entrare nei magazzini. Fino alla fine, quindi, come anche chiesto dalla prefettura, si è sempre puntato a una soluzione pacifica e condivisa dopo quanto avvenuto lo scorso 14 ottobre.

In quell’occasione, dopo il licenziamento di undici addetti, il sindacato Si Cobas e il Collettivo Gardesano Autonomo avevano iniziato le proteste, rifiutando anche quanto era emerso da un tavolo aperto in prefettura. I manifestanti, infatti, continuano a chiedere il reintegro dei lavoratori esclusi. E di fronte al nuovo presidio si è preferito usare la forza pubblica.

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