Trentapassi, 11 mila multe in un mese in galleria

E' attivo solo da un mese, ma l'autovelox nel tunnel sulla provinciale del Sebino tra Marone e Pisogne sta beccato diversi trasgressori. Esposto Codacons.

(red.) E’ attivo da un mese, dallo scorso 24 giugno, ma nell’arco di trenta giorni ha già fatto partire 10.841 multe. Si tratta dell’autovelox, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, installato all’interno della galleria Trentapassi tra Marone e Pisogne, sulla strada provinciale 510 nel bresciano. Nella maggior parte dei casi si trattano di sanzioni scattate per aver superato il limite di velocità dei 70 km orari e su questo fronte ci sono anche numeri più dettagliati. Per esempio, sono oltre 9 mila quelli beccati a viaggiare tra i 71 e gli 80 km orari, circa 1.200 quelli tra gli 81 e i 110, 200 quelli vicini ai 130 km orari e uno che li ha persino superati. Si parla anche di 108 punti attualmente tolti rispetto ai 483 in previsione di essere rimossi e sanzioni che vanno dai 29 agli oltre 1.000 euro.

Diversi automobilisti, però, non sono stati intercettati perché la Polizia provinciale ha scoperto 108 assicurazioni inesistenti o non rinnovate. Ma a proposito dell’autovelox che sta mietendo centinaia di vittima, il Codacons è intenzionato a presentare un esposto. “La domanda è sempre la stessa: la pubblica amministrazione avrà rispettato le disposizioni di legge in materia di controllo elettronico della velocità? Il comune non deve fare cassa utilizzando le sanzioni amministrative ma deve prevenire rischi legati alla strada. Vi sono doveri di segnaletica orizzontale e verticale che devono essere rispettati. Chi ha subito più contravvenzioni in un breve periodo di tempo – dice l’associazione dei consumatori – potrà pagare solo la prima sanzione a seguito della continuatività del comportamento (sentenza Giudice di pace di Parma del 2015).

E’ necessaria un’autorizzazione prefettizia fondata su una valutazione di rischio stradale redatta dalla Polizia nel quinquennio precedente all’installazione dell’autovelox. Per ciascun tipo di strada sono previsti precisi limiti di velocità. E’ necessaria adeguata pubblicità della determina dirigenziale che ha approvato l’installazione dell’autovelox. L’apparecchio deve essere posto su un sostegno adeguato che non risenta delle condizioni meteo e ad un’altezza idonea ad effettuare i rilevamenti per cui è tarato. Senza contare che il rilevatore di velocità deve essere tarato e omologato. Non basta fornire le certificazioni, è necessario fornire le prove tecniche effettuate. Se la pubblica amministrazione non è in grado di provare la conformità a ciascuna disposizione di legge, la sanzione sarà invalida che potrà essere rilevata tramite ricorso”.

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