Lago Iseo, Guardia costiera recupera 13 reti abusive

Bilancio dell'attività condotta sulla sponda bresciana e bergamasca del Sebino. Un'altra trovata da Polizia provinciale davanti al porto di Sale Marasino.

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(red.) La Guardia Costiera del Sebino chiamata a verificare la sicurezza sulla sponda bresciana e bergamasca del lago d’Iseo ha presentato un bilancio per quanto riguarda le reti abusive piazzate dai pescatori per cacciare, ma che diventano pericolose per i sub. Con l’aiuto proprio dei subacquei, sono state trovate e rimosse tredici reti, di cui due nel bresciano, le altre nella bergamasca e un’altra recuperata dalla Polizia provinciale di Brescia davanti al porto commerciale di Sale Marasino.

Il tema delle reti pericolose è diventato ancora più di attualità dopo il 2015 quando perse la vita il sommozzatore Lorenzo Canini all’inizio dell’anno e restando bloccato in una rete. Da quel momento è arrivato anche un accordo con l’operazione “GhostFishing Lake Iseo” con cui cittadini e sub possono segnalare la presenza delle reti. In seguito si muove la Guardia costiera che avvisa le Polizie provinciali, poi i sub per non avvicinarsi alle zone pericolose. Infine, le reti vengono recuperate e smaltite.

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