Prostituzione, multa annullata, Loggia fa ricorso

L'assessore Muchetti ha annunciato che Brescia impugnerà la decisione del giudice di non far pagare la sanzione di 500 euro all'automobilista beccato.

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(red.) Ha destato clamore la sentenza con cui giudice di pace ha annullato una multa da 500 euro inflitta dalla polizia locale a un automobilista “pizzicato” in via Vallecamonica a Brescia per essersi avvicinato a una prostituta. Intanto, il comune sta già preparando il ricorso per impugnare l’annullamento.

Lo ha annunciato l’assessore alla Sicurezza Valter Muchetti aggiungendo come nel 2015 siano state comminate 170 sanzioni e fino ad agosto del 2016 si è arrivati a 64. Le multe, secondo la Loggia, avrebbero ridotto il fenomeno della prostituzione sulle strade, tanto da far diminuire le donne sul ciglio delle carreggiate e i clienti che si avvicinano. Il giudice di pace aveva annullato la multa riferendosi ad altre sentenze precedenti e persino alle leggi europee.

In pratica, al fatto che la prostituzione non si possa punire perché è considerato un lavoro retribuito. Questo sarebbe in contrasto con il regolamento di polizia urbana di Brescia che, approvato con l’amministrazione dell’ex sindaco Adriano Paroli, prevede invece le sanzioni. In passato la Loggia aveva già vinto altre cause simili e all’ombra della Loggia sperano lo stesso risultato per il nuovo ricorso.

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