Polstrada, “dura pattugliare senza auto”

A Brescia dovrebbero esserci 30 autovetture e 20 motocicli. In verità ci sono 4 auto e sei moto soltanto. In condizioni pessime.

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Polizia(red.) Una situazione ai limiti della decenza. La denuncia il Siulp di Brescia, il sindacato autonomo di polizia, parlando dei mezzi sui quali può contare la polizia stradale del nostro territorio. La dotazione prestabilita degli automezzi alla Polizia Stradale di Brescia, si legge in una nota, consiste in circa 30 autovetture e 20 motocicli con colori d’Istituto adibiti al pattugliamento. Attualmente, la sezione e i Reparti dislocati in provincia sono in grado di impiegare per la viabilità ordinaria 7 auto e 6 moto. In realtà, per quanto riguarda le autovetture, solo 4 risultano operative di cui la Fiat Freemont è in prestito da Milano. Delle altre tre, una è ferma in attesa di riparazione, mentre le restanti due sono a diposizione dell’Autocentro lombardo in stato di fuori uso. Le moto sono vecchie di 12 anni, mentre le tre superstiti BMW 320 s.w. hanno percorso 316 mila Km.
Analizzando i dati nel dettaglio per ordine di Ufficio, siega la nota, la situazione che emerge è la seguente: la Sezione cittadina dispone di due veicoli per il pattugliamento sulle autostrade A/21 e A/35 (Bre.Be.Mi) ed a volte l’A/4, e nessuno per quanto concerne la vigilanza stradale urbana ed extra-urbana; i Distaccamenti, quali, Iseo possiede un solo veicolo BMW; Darfo Boario Terme una sola vettura presa in prestito dal Reparto di Chiari; Salò una sola macchina messa a disposizione dalla Sezione; Desenzano del Garda una BMW e la Fiat Freemont di Milano, quest’ultima è ferma dal 3 novembre u.s. per un guasto elettrico; Chiari detiene 4 autovetture esclusivamente per l’espletamento del servizio in autostrada e nessuna per le arterie ordinarie; Montichiari solo tre auto tutte allocate in autostrada. Quest’ultimi due Reparti, non essendo delle Sottosezioni autostradali, a cui compete tuttora la vigilanza ordinaria, debbono risultare destinatari di mezzi utili allo scopo.
“Sono anni che il Siulp di Brescia, a seguito dei continui tagli lineari praticati al comparto sicurezza, esorta i vertici istituzionali e la classe politica per porre rimedio ad una crisi sistemica che sta provocando il collasso dei servizi operativi dei quali, la Polizia Stradale rappresenta uno dei settori, che più di tutti, sta pagando il prezzo maggiore, dovuto al fatto che la Specialità, per la sua peculiare connotazione, necessita costantemente di mezzi efficenti e di strumentazione tecnologica evoluta”.
Nonostante le circolari ministeriali che disciplinano la tipologia del servizio, e stabiliscono la quantità dei veicoli assegnati ai Reparti di Polizia in virtù del contesto territoriale di competenza, “si assiste inerme, con cadenza quasi quotidiana, alla soppressione delle pattuglie adibite alla vigilanza stradale urbana ed extra-urbana per l’indisponibilità dei mezzi di servizio”.

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