A fuoco la Maddalena, ma è un’esercitazione

(red.) A fuoco la Maddalena, disperse due persone, un annegato nel laghetto di via Serenissima e le cave Faustini a rischio esondazione. Per fortuna è solo un’esercitazione della Protezione Civile che sabato 6 settembre a Brescia, per la prima volta, ha organizzato una maxi operazione coinvolgendo 250 volontari provenienti da tutta la provincia e 33 mezzi attrezzati. Un dispiegamento imponente salutato dall’assessore Gigi Fondra come un “ottimo esempio che ci aiuta a rendere concreto il nostro piano di Protezione Civile che va aggiornato”.
La sede delle operazioni è stata collocata alla base operativa del gruppo di Protezione Civile Val Carobbio, e al posto di comando si è seduto, se così si può dire, Ennio Bertoglio responsabile del gruppo Coordinamento volontari nato due anni fa. I volontari si sono mossi bene all’interno di squadre focalizzate su un singolo obiettivo, e intorno alle 14 ci si è ritrovati tutti davanti ad un bel piatto di pasta una volta spenti i due incendi in Maddalena, ritrovati i due dispersi e il corpo della vittima annegata. Per quest’ultima operazione sono stati impiegati anche Nicole e Sophie, due cani molecolari che hanno ristretto subito la zona delle ricerche.
Dopo la prova di soccorso dal campanile di Chiari del Soccorso Alpino ottimamente riuscita venerdì 5 settembre all’interno del Palio delle Quadre, anche la città di Brescia risponde con una grande prova di addestramento degli uomini della Protezione Civile.