Brescia monitora i terremoti in Lombardia

La Polizia Locale diventa "Osservatorio Sismico" per tutta la regione. In via Donegani installata la strumentazione tecnico-informatica.

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(red.) Il Comando della Polizia Locale di via Donegani 12 diventa Osservatorio Sismico per tutta la Regione Lombardia.
La strumentazione tecnico-informatica installata nella palazzina è stata di recente messa a punto da un funzionario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
Il progetto è seguito dal Settore Ambiente e Protezione Civile del Comune, in collaborazione con l’unità di Staff Polizia Locale che ospita la struttura, considerata una sede strategica in caso di sisma. Ospita infatti una rete di comunicazione autonoma nonché un sistema in grado di funzionare anche in caso di black- out elettrico.
È un primato importante per Brescia. L’Osservatorio, infatti, è uno dei pochi situati nell’Italia settentrionale e l’unico in tutta la regione Lombardia.
Attraverso la rete nazionale dell’Oss – Osservatorio Sismico delle Strutture, il Dipartimento della Protezione Civile monitora le oscillazioni causate dai terremoti in 149 edifici pubblici sparsi nella penisola (nel 45% dei casi si tratta di scuole, nel 21% di municipi, ospedali nel 17% dei casi e altre tipologie per il 17%), in sette ponti e una diga. Queste strutture si trovano in comuni classificati per lo più in zona sismica 1 (43%) e 2 (51%). Brescia e la sua provincia si trovano in zona sismica 2, con un significativo livello di rischio.
L’Oss permette di valutare il danno causato da un terremoto alle strutture monitorate e a quelle simili che ricadono nell’area colpita, fornendo informazioni utili alla pianificazione delle attività da mettere in campo dopo un terremoto.
Il sistema di monitoraggio sismico di una struttura misura generalmente l’accelerazione in circa 20 punti, con sensori collegati via cavo a una centralina. Se l’accelerazione supera l’1‰ di quella di gravità, le misure vengono registrate durante il sisma e trasmesse via Adsl al server centrale Oss di Roma. Il server elabora le misure in automatico e produce i parametri descrittivi della scossa, sia con le misure a terra, sia con le misure ai piani. Produce inoltre i parametri delle vibrazioni della struttura danneggiata da confrontare con quelle della struttura integra, i valori massimi e un parametro di deformazione di piano a cui è legato il danno sismico reale. Inoltre, applicando i dati registrati, un modello numerico predisposto per la struttura calcola le stime teoriche dei danni.
Entro 15 minuti da un terremoto significativo, segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, i risultati relativi a tutti i sistemi della rete Oss che si sono attivati vengono sintetizzati automaticamente e generano un rapporto sull’evento (distribuito via e-mail a Dipartimento Protezione Civile e Regioni) e sono diffusi online con le registrazioni sul sito dedicato al servizio.
Sul sito del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile  è possibile consultare l’archivio storico delle registrazioni dal 1999, le informazioni sulle strutture (documentazione tecnica, rilievi, modelli ed analisi numeriche, prove dinamiche iniziali) e sul sistema di monitoraggio. Chi fosse interessato a consultare le registrazioni per motivi scientifici o professionali può richiedere le credenziali di accesso.
L’Oss consente di tenere sotto controllo strutture strategiche per la gestione di un’emergenza sismica e di valutarne lo stato di danneggiamento e, inoltre, mette a disposizione della comunità tecnico-scientifica dati utili a comprendere la risposta delle strutture a un terremoto. Questi possono essere impiegati per aggiornare le norme tecniche per costruire in zona sismica.
I cittadini bresciani che si recano in via Donegani possono vedere, all’ingresso, una targa del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile che informa che in quella sede è installata una struttura scientifica e tecnica per lo studio della mitigazione del rischio sismico.
L’assessore alla Protezione Civile Gianluigi Fondra si dice soddisfatto di questa collaborazione tra Protezione Civile Comunale e Dipartimento Nazionale. «L’anno 2014, come stabilito dal Dipartimento Nazionale, è dedicato alla prevenzione del rischio sismico», dichiara Fondra. «Brescia non ne è immune e numerose sono le iniziative che, pur in presenza di risorse esigue, il Comune sta realizzando. A partire, ad esempio, dall’aggiornamento del Piano Comunale di Protezione Civile che prevede uno studio di micro zonazione sismica di tutto il territorio e un adeguamento sulla base dei nuovi criteri regionali di classificazione sismica. Sarà utilissimo anche per le scelte riguardanti il Piano di Governo del Territorio che non possono non tenere conto della morfologia e dei livelli di rischio sismico della città».
«Oltre a questo lavoro sono in calendario numerose iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza, tra cui  “Terremoto io non Rischio”, che si svolgerà nel prossimo mese di ottobre in Corso Zanardelli, e una importante iniziativa che interesserà il mese di novembre e che coinvolgerà Brescia, in occasione dei dieci anni dal terremoto di Salò. Saranno realizzati, nell’occasione, seminari scientifici, mostre interattive e laboratori, con l’obiettivo di far crescere la cultura della prevenzione».

 

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