Brescia, un protocollo legalità per le imprese

Il documento siglato tra Aib e sindacati per contrastare le infiltrazioni nell' economia. 13 le aziende colpite da interdittive antimafia tra 2010 e 2102.

(red.) Con l’obiettivo di una maggiore collaborazione fra imprese e pubbliche autorità e con la finalità di rendere sempre più efficaci i controlli e il monitoraggio sui meccanismi di mercato, nonché utilizzare adeguati strumenti di prevenzione – in modo particolare in materia di appalti per opere pubbliche, servizi e forniture – stamane , presso la Sede del Palazzo del Governo, il Prefetto di Brescia, ha sottoscritto, per la prima volta, con il Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana e i Segretari Provinciali della Cisl, Cgil e Uil, un protocollo di legalità al fine di contrastare le infiltrazioni nell’ economia.
Sono state infatti 13, nel periodo compreso tra il 2010 e il 2012, quasi tutte appartenenti al settore edile, colpite da interdittive antimafia emesse dalla Prefettura di Brescia e in seguito trasmesse alla Direzione Investigativa Antimafia.
L’iniziativa ripropone a livello territoriale l’impegno assunto dal Ministero dell’ Interno e Confindustria che, il 10 maggio 2010, hanno siglato analoga intesa allo scopo di potenziare la collaborazione con il mondo imprenditoriale, puntando anche sull’etica della responsabilità e sull’ottimizzazione dei controlli che consentano un ancor più stringente monitoraggio a tutela dell’economia legale. Anche le Organizzazioni Sindacali, rappresentate dai rispettivi Segretari Provinciali hanno aderito al Protocollo condividendone in pieno l’intento e gli obiettivi.Per attuare l’accordo, occorrerà “sedersi” al Tavolo tecnico, già costituito per il sistema “Brescia” – con la partecipazione di tutti gli “attori “ e “componenti” del sistema – consapevoli che garantendo la legalità si può rafforzare una competitività sana e leale, vero motore per la ripresa dello sviluppo economico e sociale della nostra provincia.
“Unire le forze” è stato sottolineato, “per porre in essere interventi ed azioni condivise che abbiano una connotazione anche culturale, a sostegno del sistema produttivo che, in un momento di difficoltà generale come quello attuale, evitando il rischio di esposizioni al “malaffare” e, quindi, contrastando il possibile radicamento della cosiddetta “economia criminale””.
 Gli impegni che le parti hanno assunto con la firma del Patto di legalità, prevedono che AIB di Brescia eserciti un’azione capillare, presso i propri iscritti ed anche presso la altre associazioni territoriali di riferimento, per diffondere l’etica della responsabilità, la cultura della legalità e soprattutto la previsione del dovere di denuncia di reati. Dovrà, inoltre promuovere, presso le imprese associate, l’adozione di regole mirate a disciplinare la scelta responsabile dei partners, subappaltatori e fornitori, la predisposizione delle misure per la sicurezza sul lavoro e per la regolarità contributiva dei lavoratori nonché specifici corsi di formazione per diffondere la cultura della legalità.
La Prefettura di Brescia si è assunta l’impegno di ottimizzare le procedure di rilascio della documentazione antimafia, di monitoraggio delle attività imprenditoriali, con particolare attenzione alla verifica degli appalti, dei subappalti e dei fornitori, al fine di garantire la più ampia trasparenza, il pieno rispetto della normativa, la qualità delle opere pubbliche, delle forniture e dei servizi, la più alta idoneità delle imprese contraenti. L’obiettivo del Protocollo conferma la sensibilità dell’intero territorio bresciano sui temi della sicurezza e la volontà di mantenere un tessuto economico sano.

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