Risse tra bande di minorenni, perquisite le abitazioni

I controlli, disposti dalla Procura di Brescia, a seguito del ferimento di un 17enne nel maggio scorso. Prelevati dalle case martelletti frangivetro e, anche, una pistola giocattolo.

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(red.) Martelletti frangivetro, del tipo in dotazione alle metropolitane e ai vagoni ferroviari ed una pistola giocattolo. Questi gli oggetti sequestrati dagli agenti della questura di Brescia nel corso di alcune perquisizioni effettuate nelle abitazioni di giovani e giovanissimi residenti a Brescia e in provincia, coinvolti in diversi episodi di risse ed aggressioni nel centro città ed in periferia.

I controlli, disposti dalla Procura, sono stati effettuati martedì 28 settembre: in particolare le indagini riguardano il ferimento avvenuto la sera del 31 maggio scorso in un giardino pubblico del centro di Brescia, ai danni di un 17enne che ha riportato una ferita d’arma da taglio ad una gamba. La polizia era intervenuta nell’immediatezza dell’aggressione, senza tuttavia riuscire a bloccare i feritori.

Le attività investigative svolte dalla Squadra Mobile della Questura hanno permesso di ricostruire il contesto dell’aggressione, avvenuta nella contrapposizione tra due gruppi di ragazzi della provincia bresciana (tra i quali minorenni), nel frattempo identificati, formati in gran parte da giovani italiani residenti nel capoluogo e a Nuvolera e a Montirone, e da alcuni adolescenti stranieri di origini egiziane, alcuni già pregiudicati per reati contro il patrimonio.

Gli accertamenti hanno consentito di avere uno spaccato del contesto in cui gravitano i giovani, che si conoscono tra di loro attraverso nomignoli, basati sulle passioni musicali, le zone di abitazione e, in qualche caso, le origini. I ragazzini sono soliti ritrovarsi nelle zone centrali della città, soprattutto nelle fasce serali e nel fine settimana. I loro incontri spesso sono degenerati in rumorose liti e risse.

 

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